Eriksen ha passato le ultime due settimane da solo ad Appiano Gentile dopo la chiusura dell'albergo in cui alloggiava. L'arrivo in Italia all'Inter per il danese non è stato dei più facili tra i problemi di adattamento e l'epidemia del Coronavirus che l'ha obbligato a cercare un tetto. Ha provato a chiedere aiuto ai suoi compagni di squadra, come ammesso dallo stesso Erkisen a The Sun: "Ho pensato di farmi aiutare da Lukaku e Young per passare la quarantena con loro, ma vivono con le loro famiglie e 14 giorni sono troppi per dormire sul divano di un'altra persona" ha spiegato.
Eriksen e la quarantena
"Sono andato nelle strutture del club, insieme a cinque membri dello staff e un cuoco che, come me, hanno preferito isolarsi". Eriksen dovette dare spiegazioni anche alla polizia: "Mi fermò e con il mio pessimo italiano ho provato a spiegare perché stavo per strada e dove stavo andando". Sugli allenamenti: "Sono andato a correre nel parco, non ho toccato il pallone per sette settimane, il periodo più lungo della mia vita".