Stavolta, dubbi sulle interpretazioni non ce ne possono essere. Dopo la rimonta subìta dal Bologna, il bicchiere non è mezzo e mezzo, ma è proprio vuoto. Altrimenti, dopo la partita, non sarebbe andato in scena un vertice nello spogliatoio con Conte e la dirigenza dell'Inter a cercare di capire il perché dei una sconfitta che ha dell’incredibile.
L'amarezza di Conte
Alla fine, mentre i giocatori se n’erano già andati (ma solo dopo aver subito una dura reprimenda con probabile bis oggi alla Pinetina), il tecnico leccese è comparso davanti ai microfoni un’ora abbondante dopo il triplice fischio. E, per la prima volta in stagione, si è messo in testa alla lista dei colpevoli, arrivando a concludere con una frase emblematica: «Dobbiamo capire se l’allenatore è quello giusto per vincere e se lo sono anche i giocatori». Che non significa necessariamente mettere in dubbio il suo futuro, a meno che non ci sia l’offerta di un’altra squadra, ma è la conferma di quanto sia delicato il momento e di quanto sia grande la delusione.