Conte: “Se l’Inter non è contenta di me non voglio essere di troppo”

Le parole del tecnico nerazzurro dopo il 3-1 al Torino: “Ho iniziato un progetto triennale. Se le persone sono felici, non vedo il motivo perché non si possa continuare”
Conte: “Se l’Inter non è contenta di me non voglio essere di troppo”© LAPRESSE
4 min

MILANOSoffre, commette errori, ma alla fine domina il gioco, segna tre gol ed è seconda. L'Inter vive l'ennesima serata altalenante di questo campionato, costretta a inseguire il Torino dopo un madornale errore di Handanovic che ha regalato il gol a Belotti, ma poi capace di ribaltare la partita in tredici minuti a inizio ripresa con le reti di Young, Godin e Lautaro. Grazie a questo 3-1 la squadra di Conte affianca la Lazio alle spalle della Juve, e per differenza reti è al secondo posto. “Penso che la partita l’abbiamo iniziata molto bene, stavamo dominando. Poi c’è stato quel calcio d’angolo. Capita un episodio e prendiamo gol, oggi è stato clamoroso - ha detto il tecnico a Sky Sport - Handanovic difficilmente sbaglia, è un periodo particolare. Nelle partite precedenti siamo stati puniti anche in maniera eccessiva. Venti tiri in porta, oltre il 60% di possesso palla, è stata una partita dominata. Quel gol poteva ammazzare chiunque, i ragazzi sono stati bravi a rimanere in piedi e poi a continuare a giocare. Siamo più imprevedibili rispetto al passato”. 

Conte: “Non voglio essere di troppo”

Le vittorie servono per dare certezze ed entusiasmo. Noi lavoriamo sotto tutti i punti di vista, è inevitabile che il risultato debba coronare tutto questo sforzo. Quando non arriva dispiace. Nell’ultimo periodo siamo stati puniti eccessivamente dagli episodi. Per me la strada è quella giusta. Giochiamo un calcio aggressivo, cercando di avere il possesso palla e il dominio della partita. Le mie dichiarazioni sul futuro? La domanda era su Sanchez. Io sono stato chiamato all’Inter per un progetto triennale cercando di riportare la società dove merita, è inevitabile che ci voglia del tempo. Nel primo anno ho sorpreso magari portando squadre alla vittoria, detto questo sono arrivato qui con entusiasmo e con voglia di lavorare con persone con cui ho già avuto a che fare in passato. C’è fiducia reciproca. Resto all’Inter? Ho iniziato un progetto triennale, poi magari il presidente può allungare il contratto e lo allunghiamo. Sono contento ed entusiasta. Però non sono una persona che vuole essere di troppo. Se le persone sono contente, non vedo il motivo perché non si possa continuare. Se non dovessero essere contente, è inevitabile che non starò a dispetto di queste persone”. 

Conte: “Eriksen? Quando faccio delle scelte…”

Eriksen sta lavorando, soprattutto quando abbiamo ripreso. È arrivato con un piglio cattivo. Deve cercare di mantenere determinati livelli. Abbiamo bisogno di determinati equilibri, è giusto che io faccia delle scelte. Il calciatore sta crescendo e ha voglia di mettersi alla prova. Anche lui ha capito che è arrivato all’Inter, una squadra ambiziosa. Le aspettative in Italia sono molte alte. Più arrivi a suon di tromba, più tutti si aspettano tanto. È giusto che lui lo sappia. In Inghilterra la situazione è molto più tranquilla. Lui si sta impegnando, sta lavorando però al tempo stesso io devo fare delle scelte per il bene dell’Inter. Quando scelgo un calciatore, l’ultima cosa che guardo è dal collo in su. Per il resto sono molto contento”.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Inter, i migliori video