Capello: "La Juve vincerà, ma l'Inter è pronta a spezzare il dominio"

Dallo scudetto al mercato alle conseguenze del lockdown, Don Fabio ha idee chiare: «Quelle che servono nel calcio»
Capello: "La Juve vincerà, ma l'Inter è pronta a spezzare il dominio"© LAPRESSE
Marco Evangelisti
3 min

Fabio Capello, questo calcio dopo il lockdown, il calcio della settimana imbottita di partite, le piace?

«Ma sì che mi piace. Era l’unico sistema per ripartire».

Si gioca al modo di sempre o vede differenze?

«La differenza principale sta nella mancanza del pubblico. Il pubblico spinge a dare un quindici-venti per cento in più. Il prossimo passo verso la normalità dev’essere riportare la gente negli stadi. Poi c’è una novità che mi terrei stretto».

Quale?

«Le cinque sostituzioni. Un bene siano state confermate per la prossima stagione. E’ un aiuto per i tecnici, un modo per far sentire tutti più coinvolti. E dopo lo stress che i giocatori stanno sopportando adesso, la settimana imbottita di partite come dicevamo, sarà uno strumento indispensabile per recuperare».

Torniamo all’inizio. La Juventus sembra stentare un minimo. Come finirà il campionato?

«Come di consueto, penso. La Juve appena sente il pericolo accelera. La situazione in classifica dà un po’ di speranza alle altre, nulla di più. Sei punti di vantaggio per una squadra così sono tanti».

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Qualche difficoltà la Juve sembra accusarla.

«Probabilmente capita che sottovaluti gli avversari e si convinca di poter vincere le partite senza faticare. Del resto l’avversario in partenza doveva essere l’Inter, per gli investimenti e? ettuati, per l’allenatore scelto. E l’Inter sta venendo fuori adesso. La Lazio si è sciolta, il Milan non era competitivo, l’Atalanta sta andando oltre sé stessa e insomma anche quest’anno la Juve di fatica ne fa poca».

Che cosa è mancato all’Inter?

«L’allenatore aveva bisogno di un po’ di tempo per capire dove fosse finito e conoscere le altre squadre. Però i soldi spesi sono tanti. Francamente credevo che già in questa stagione avrebbero interrotto il ciclo della Juventus».

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Quindi sarà l’Inter, in futuro, a cambiare la storia del calcio italiano?

«Penso di sì. E’ il club più vicino alla Juve, in termini di risorse economiche. Ripeto, io pensavo che ci sarebbe riuscita già quest’anno».

La Juventus in teoria è stata costruita per la Champions League.

«Lo scudetto lo davano per vinto, l’obiettivo è la Champions. Però è difficile. Ci sono grandi squadre, grandi allenatori, grandi mentalità. E’ una corsa lunga e complicata. E ci vuole fortuna. Mi cito: palo dentro e palo fuori, il bivio sta tutto qui». [...]

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