© Inter via Getty Images
MILANO - Lo scambio di amorosi sms è rimasto sotto traccia fino a qualche giorno fa. Il “fracasso” per la “derrota infernal” di Lisbona, registrato nei dintorni di Barcellona, ha finito con l’incenerire i piani tecnici rimasti nel cassetto di Abidal e fatto scoprire l’ultima missione impossibile del vecchio Barça, ormai sepolto dalle feroci critiche, scosso dai piani di rivoluzione interna e in fibrillazione per i riflessi inevitabili sulle prossime elezioni presidenziali. Prima di subire l’umiliante sconfitta dai tedeschi del Bayern, i catalani hanno allacciato contatti serrati con l’agente di Nicolò Barella, 23 anni, centrocampista tra i più promettenti della covata di Mancini ct, da un anno trasferito dal Cagliari all’Inter e considerato da Antonio Conte, uno dei pilastri della lenta ma efficace costruzione interista. Riferito all’interessato, la notizia è stata accolta con malcelata soddisfazione. Nelle ore che hanno preceduto Lisbona, il Barça ha esercitato l’inevitabile suggestione specie in chi, lavorando ai fianchi Barella, ripeteva il motivetto che piace tanto: “sai che godimento giocare al fianco di Leo Messi!”. Per tacere poi delle cifre riferite al nuovo contratto sventolate sotto il naso al fine di sollecitare anche l’appetito dell’entourage del calciatore sardo.
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Neppure nelle settimane passate, però, i dirigenti catalani, hanno scelto di affrontare in forma ufficiale l’eventuale trattativa. Cosi come nei mesi passati sul conto di Lautaro, hanno preferito corteggiare il centravanti e il suo staff , prima di uscire allo scoperto e poi di ritirarsi facendo i conti con il proprio bilancio, appesantito dalle recenti operazioni (da Coutinho a Griezman) che non hanno portato benefici né al Nou Camp, né al conto corrente, appesantito da giganteschi debiti. [...]
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