Conte e i milioni spariti tra Malta e i Caraibi

Quella società con una sola azione: da mesi il tecnico dell'Inter sta cercando di recuperare i soldi, invano
Conte e i milioni spariti tra Malta e i Caraibi© EPA
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Massimo Bochicchio quella società l’aveva aperta da poco, qualche mese appena. Nessuno storico, nessun bilancio. Non aveva nemmeno un capitale. Una sola azione. Valore: 1 sterlina. Puzzava di rancido. Ma finché non sono venute fuori le carte falsificate, quello dell’uomo d’affari italiano aveva tutta l’aria di essere un fondo rispettabile, con alle spalle il colosso bancario inglese Hsbc, tra i più importanti al mondo in fatto di investimenti. E’ a lui che Antonio Conte decide di affidare 30 milioni di euro.

All’allenatore dell’Inter sembra un affare sicuro, il modo migliore di incrementare il capitale, di tenerlo al caldo, con tutte le promesse di facili guadagni. Invece è un pacco. Da mesi Conte sta cercando di farsi ridare quei soldi. E come lui, altri. Per ora invano. A fine luglio era arrivata una prima sentenza della corte inglese. Per Bochicchio è un vicolo cieco: ordine di sequestro di tutti i beni del presunto truffatore. E adesso anche in Italia sono state avviate azioni penali. L’Espresso ha consultato le carte scoperchiando un giro di affari e relazioni che rimandano al mondo del calcio. Affari riservati con il contorno di società nei paradisi fiscali, si legge nell’inchiesta del settimanale. Affari da Malta al Lussemburgo fino alle Isole Vergini britanniche, ai Caraibi.

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