Conte: «Champions? Siamo più esperti»

Il tecnico dell'Inter ha parlato in conferenza in vista del debutto contro il Borussia Mönchengladbach: «Cosa mi aspetto da questa avventura? Vogliamo essere arbitri del nostro destino. Dire adesso quello che vogliamo fare non è facile, ma siamo cresciuti. Bastoni è guarito, ma verrà in panchina. I troppi gol subiti? Miglioreremo".
Conte: «Champions? Siamo più esperti»© Inter via Getty Images
Andrea Ramazzotti
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MILANO - Antonio Conte rilancia la sfida: restare tra le prime in Serie A fino alla fine e fare un cammino importante in Europa. Il ko nel derby gli ha rovinato il week end, ma non ha tolto convinzioni al tecnico che alla vigilia dell'esordio in Champions di domani sera a San Siro contro il Borussia Mönchengladbach ha mostrato il suo ottimismo sottolineando la maggiore esperienza del gruppo rispetto alla passata stagione.

Conte, rispetto allo scorso anno quanto può aiutare la maggiore esperienza maturata nelle coppe europee grazie all'arrivo in finale di Europa League e scaturita dagli acquisti di Vidal e Hakimi?
Il tasso di esperienza è cresciuto grazie all'avventura che abbiamo fatto lo scorso anno in Europa League, competizione dove abbiamo aggiunto la finale. In più abbiamo aggiunto Vidal di esperienza ne ha da vendere. Credo che da questo punto di vista siamo molto più attrezzati.

Qual è la situazione della rosa a livello di disponibili e indisponibili? Bastoni può giocare dal 1'?
Bastoni ha ripreso da ieri con noi e oggi farà il secondo allenamento. Sarà a disposizione e verrà in panchina. Quando si viene da una guarigione dal Covid, ci vuole tempo per rientrare in squadra. Per il resto faremo delle valutazioni in mezzo: Brozo ha finito un po' affaticato e torna Sensi. Se qualcuno ha affaticamenti non prenderemo rischi.

Le squadre italiane impegnate in Champions, lo scorso week end in campionato hanno fatto quasi tutte male. Solo un caso?
In Italia il campionato sarà molto equilibrato. Vedo tante squadre che lotteranno per i primi 4 posti della classifica, diverse squadre che possono fare cose importanti. Noi vogliamo essere tra queste e cercheremo di restare in questo gruppo. Anche all'estero il Real e il Barcellona hanno perso... Tante formazioni tornano a giocare dopo le gare delle nazionali e ci sta qualche risultato sorprendente.

Cosa si aspetta da questa avventura in Champions?
Noi vogliamo essere arbitri del nostro destino. Dire adesso quello che possiamo fare non è facile. Di certo noi vogliamo essere arbitri del nostro destino.

Perché sta giocando con il 3-4-1-2 senza Eriksen? In quel ruolo vede anche Vidal?
Perché esalta le caratteristiche dei singoli. Forse non ve ne siete accorti, ma quel ruolo di trequartista Barella lo faceva anche nel finale della scorsa stagione, più spostato sulla destra. In quella posizione ci possono giocare Barella, Sensi, Vidal, Nainggolan ed Eriksen.

Il Real considera l'Inter la favorita del girone perché gioca a San Siro. E' d'accordo?
Non so se il Real ci considera la favorita del girone. Il Real ha vinto l'ultimo campionato spagnolo, ha giocatori da cento milioni che hanno vinto la Champions più volte. Sentir dire che il Real non è favorito, mi fa sorridere. Le valutazioni vanno fatte in maniera seria o magari io sto perdendo di vista la realtà.

Sente che le manca un trofeo a livello internazionale per coronare il suo percorso da tecnico?
Mi sto avvicinando (al trofeo, ndr) perché in 4 anni ho fatto un ottavo, un quarto, una semifinale e una finale, ma per me non rappresenta un problema. Sto imparando a gustarmi il percorso con le squadre di club e credo che questa sia la cosa più importante. C'è solo uno che vince, ma in quattro anni posso ritenermi soddisfatto del percorso nelle due competizioni europee. Mi rende orgoglioso averlo fatto con le squadre di club.

Come sta Sanchez? Poteva essere gestito meglio durante la sosta?
Eravamo molto preoccupati dalle sue condizioni perché arrivavano notizie poco positive dal Cile. Aveva un affaticamento agli adduttori e lo abbiamo gestito la vigilia facendogli giocare solo 15' nel derby. Ora si è allenato, sta bene e ha voglia di dimostrare. C'è la possibilità di mandarlo in campo anche dal 1'.

Non crede che per le caratteristiche che hanno i vostri difensori fatichino se la squadra sta troppo alta?
Anche lo scorso anno abbiamo giocato nella scorsa maniera lasciando molti spazi alle spalle della nostra linea difensiva. Le caratteristiche dei nostri difensori possono sostenere questa situazione: abbiamo perso Godin e preso Kolarov, ma gli altri c'erano tutti e abbiamo finito con la miglior difesa della Serie A. Lavoriamo tanto e creiamo tanto: miglioriamo le situazioni negative che si sono create, anche vedendo dei video per spiegare come affrontare gli errori. Non sono preoccupato perché vedo che la squadra gioca e crea. Spesso si accusano le squadre italiane di essere troppo difensiviste e di andare solo in contropiede. Noi vogliamo giocare il nostro calcio che ci ha portato in finale di Europa League. I nuovi si devono inserire in un meccanismo che è già rodato.


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