Inter, Conte: "Lukaku ha tutto per diventare tra i migliori del mondo"

Il tecnico nerazzurro dopo il 3-1 al Bologna: "Hakimi deve ancora lavorare. Eriksen? Ho un buon rapporto con lui"
Inter, Conte: "Lukaku ha tutto per diventare tra i migliori del mondo"© Inter via Getty Images
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MILANO - Antonio Conte è un martello, incontentabile nonostante il 3-1 della sua Inter sul Bologna, anche se appare decisamente più rilassato di altre volte davanti alle telecamere: "Il gol del Bologna è arrivato in maniera inaspettata - dice l'allenatore interista ai microfoni di Dazn - dovevamo fare meglio. A volte abbiamo riaperto partite che stavamo dominando, e venivamo da una cattiva esperienza proprio con loro a luglio (successo per 2-1 del Bologna a Milano, n.d.r.). Oggi eravamo determinati, attenti. I ragazzi sanno che devono tenere la soglia di attenzione sempre molto alta, perché in questo modo è difficile giocare contro di noi. Ma, se molliamo un attimo, concediamo".

Conte: "Lukaku è un giocatore di football americano"

Poi il discorso scivola sui singoli, partendo da Hakimi, autore di una doppietta: "E’ un ragazzo che ha vent’anni (in realtà ne ha 22, n.d.r.) e che ha fatto solo due anni al Dortmund in un calcio meno tattico e in cui ti battezzano meno. E’ un calciatore che sta lavorando, ha capito la differenza tra l’Italia e la Germania, che ha più spazi e meno preparazione alle sue caratteristiche. Deve lavorare, ha ampi margini: sta nella squadra giusta e con l’allenatore giusto per diventare uno dei più forti nel ruolo. Al momento deve lavorare tanto, sono contento perché queste prestazioni aumentano la fiducia: qualche errore poteva far scendere l’autostima. Deve trovare equilibrio, ha qualità: ci devo lavorare per farlo diventare tra i più forti". Di Lukaku, autore dell'ottavo gol personale in campionato, dice: "Secondo me, può ancora crescere. Quando è arrivato, era un diamante grezzo, perché era arrivato in alto solo per qualità sue: lavorandoci, poteva diventare uno dei migliori al mondo. Romelu è sulla buona strada, ha tutto. È un giocatore di football americano, io ho sempre visto in lui qualcosa di unico. Lavora tanto, è umile. Sono contento di Lautaro, di Alexis, che deve fare qualche gol in più, ma non dimentichiamo che viene da due anni di inattività allo United. Sta riprendendo confidenza con il campo. Mi permette di far riposare Lautaro e Romelu, anche quando entra a partire in corso può essere decisivo". Infine due parole su Eriksen, in campo soltanto nei minuti di recupero: "Ho un buonissimo rapporto con lui, come con tutti. Non mi stanco di ripetere: tutto quello che faccio è per il bene dell'Inter. Quando scelgo un giocatore, l'ultima cosa che guardo è la testa, chi è: faccio la valutazione dalla punta dei piedi al collo. Christian si sta impegnando ed è a disposizione".


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