Conte: "Scudetto obbligatorio per l'Inter? Sorrido..."

Il tecnico nerazzurro in conferenza stampa alla vigilia della gara contro il Napoli ha annunciato l'indisponibilità di Sanchez e Vidal. Riguardo al titolo ha spiegato: "Parto sempre per vincere, ma da 9 anni in Italia lo fa sempre la stessa squadra. Parlare di obbligo per l'Inter non mi sembra giusto. Dobbiamo trovare il giusto equilibrio e andare avanti lavorando".
Conte: "Scudetto obbligatorio per l'Inter? Sorrido..."© ANSA
Andrea Ramazzotti
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MILANO - Niente Alexis Sanchez contro il Napoli. Ad annunciarlo è stato Antonio Conte nel corso della conferenza stampa che il tecnico ha tenuto on line prima della sfida con gli azzurri.

Conte, che gara si aspetta contro il Napoli?
"È una gara tra due squadre che devono avere l'ambizione di essere protagoniste fino alla fine. Il Napoli nel recente passato è stata l'antagonista della Juventus in campionato, tranne l'anno scorso quando noi abbiamo preso il posto degli azzurri. Si tratta di due squadre che devono lottare fino alla fine".

Cosa può dire per l'Inter questo confronto con il Napoli?
"È una sfida impegnativa contro una formazione che ha le stesse nostre ambizioni. Sarà uno stimolo e il risultato sarà un parametro sul quale fare certe valutazioni".

Sono bastate un paio di vittorie per far tornare l'Inter favorita per lo scudetto, almeno sentendo certi giudizi. Per lei e il gruppo è un peso o uno stimolo?
"Io penso che noi dobbiamo lavorare e trovare un equilibrio che diventa difficile da trovare se andiamo dietro alle considerazioni degli altri. Noi dobbiamo lavorare se vogliamo essere protagonisti: non esaltarci quando arriva la vittoria e non deprimendoci quando c'è una sconfitta".

L'Inter ha il miglior attacco del campionato e il Napoli secondo. Per restare in alto quest'anno bisogna segnare tanto?
"Una squadra deve trovare sempre il suo equilibrio sia in fase difensiva che offensiva. Se hai equilibrio, hai più possibilità di essere protagonista. L'Inter è una squadra sia lo scorso anno sia in questo ha segnato tanto. All'inizio di questo campionato abbiamo subito qualche rete di troppo, ma stiamo migliorando".

Come stanno i giocatori che sono acciaccati?
"Sanchez è uscito domenica con questo problema all'adduttore e difficilmente sarà recuperabile contro il Napoli. Vidal ha avuto questa distrazione di primo grado alla coscia, è in una fase di recupero, ma penso che provare a farlo giocare sarebbe un rischio. Correremo il rischio di perderlo per un mese perché ha bisogno di lavoro. Su Hakimi faremo delle valutazioni oggi e vedremo, ma dei tre è quello sul quale sono più possibilista".



Guardando la classifica c'è una frattura tra le squadre di testa e le altre. Nella corsa per il campionato gli scontri diretti possono pesare di più rispetto al passato o resta una corsa a tappe?
"Tutti quanti siamo d'accordo nel dire che c'è più equilibrio, o almeno che c'è in questo momento. Gli scontri diretti sono molto importanti per la classifica e dal punto di vista mentale. Ogni partita, anche contro squadre che non lottano per vincere o per un posto nelle coppe, è comunque difficile e va sudata. Per questo motivo vedo equilibrio e i punti sono importanti con tutti. Vincere gli scontri diretti ti dà più certezze e ti aiuta a sentirti più forte".

Dover giocare con il quasi obbligo di vincere lo scudetto è un problema per lei o la sua squadra?
"Se sento di parlare di "quasi obbligo" mi viene da sorridere. Tutti partiamo con l'ambizione di essere protagonista e almeno da parte mia c'è sempre l'intenzione di provare a vincere, ma detto questo, ne vince una solo di squadre e negli ultimi 9 anni è stata sempre la stessa".

Non crede che certe sue dichiarazioni sia in passato sia recentemente hanno creato negatività attorno all'Inter?
"Mi sto abituando a pensare che qualsiasi cosa faccia o dica venga vista sempre in maniera negativa. Durante quest'anno ero sereno in conferenza e sono stato incolpato che non ero più io e che avevo mollato. Adesso mi state dicendo l'opposto. Devo trovare una via di mezzo".


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