Conte: "Inter, Roma e Juve misurano la nostra ambizione. Non parte e non arriva nessuno"

Il tecnico nerazzurro ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida di domani contro i giallorossi. Al mercato solo un accenno ("Non ci saranno entrate o uscite"), mentre dribbling secco sulle voci relative alla società: "Noi dobbiamo pensare solo a lavorare e a fare risultati".
Conte: "Inter, Roma e Juve misurano la nostra ambizione. Non parte e non arriva nessuno"
Andrea Ramazzotti
5 min

MILANO - Antonio Conte ha parlato alla vigilia del match contro la Roma di domani alle 12,30. Nessun accenno ad acquisti o alla trattativa per la cessione della società (o di una quota) da parte di Suning: il tecnico nerazzurro si è concentrato sul campo e ha mostrato grande rispetto per la formazione di Fonseca.

Conte, la Roma è reduce da tre vittorie di fila. Che partita si aspetta domani?
Stiamo parlando di una squadra forte, che sta facendo molto bene ed è nel gruppo di squadre che può lottare per lo scudetto e per un posto in Champions. Sarà dura.

Arrivano adesso due gare difficili contro Roma e Juve. Che risposte si aspetta da parte dei suoi uomini?
Quando giochi contro squadre forti misuri la tua forza. Queste sono gare utili per misurare le nostre ambizioni.



Avete guadagnato 13 punti nelle situazioni di svantaggio. Si è dato una spiegazione della differenza tra primi e secondi tempi?
Non so se c’è una spiegazione. Lo scorso anno partivamo forte e calavamo nel secondo tempo. Quest’anno se sta capitando l’opposto non so il perché: l’approccio alla partita è sempre giusto e lo è stato anche contro la Sampdoria quando siamo andati sotto di due gol dopo aver dominato. Io considero il tipo di atteggiamento all’inizio e non credo sia stato mai sbagliato.

La crisi finanziaria globale, le voci di cessione del club, gli stipendi non riscossi, le “causa” dell’agente di Eriksen al club: tutte queste problematiche non rischiano di condizionare la squadra?
Preferisco non entrare in questo discorso che è delicato. Se e quando qualcuno ci vorrà entrare, lo farà. Noi dobbiamo pensare solo a lavorare, essere concentrati sul campo e dare tutto per l’Inter. Deve essere il nostro unico obbligo.



Cosa si aspetta dalle prossime tre partite contro Roma, Fiorentina e Juventus?
Il risultato è alla base di tutto perché condiziona i giudizi. Voglio vedere il risultato.

Come si spiega la differenza di rendimento della difesa che lo scorso anno è stata la migliore del campionato e adesso soffre?
In tutte le situazioni è la squadra a prendersi i meriti o una tiratina d’orecchie. La fase offensiva non la fanno solo gli attaccanti, ma tutta la squadra. Noi stiamo facendo un’ottima fase offensiva e arriviamo con tanti calciatori in zona gol. Così come per la fase offensiva, lo stesso discorso va fatto anche per quella difensiva. Lo scorso anno c’era più equilibrio da parte di tutta la squadra: quest’anno stiamo concedendo qualcosa in più e dobbiamo migliorare.



Come ha visto Vidal dopo le parole che lei gli ha rivolto nel post Inter-Crotone?
Si è allenato con attenzione, voglia e determinazione. A volte uso la carota e l’ho usata anche per Arturo tante volte; in altre occasioni invece bisogna usare il bastone perché io voglio bene al calciatore e alla squadra. Arturo mi conosce e sa che se c’è qualcosa che non mi è piaciuto, non sono uno che gira la testa da un’altra parte.



Come sta Vecino? Troverà spazio vista la partenza di Nainggolan?
Ancora sta lavorando a parte e si sta integrando nel gruppo squadra. Ci vorrà ancora un po’ di tempo, ma sapete quello che ho detto in passato: non ci saranno entrate o uscite e Matias fa parte del gruppo squadra. Sarà reintegrato perché è un giocatore dell’Inter a tutti gli effetti.


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