Conte frena l'Inter: la lista di tutti gli errori

Le scelte dell'allenatore nerazzurro nella partita pareggiata con la Roma che hanno fatto discutere
Conte frena l'Inter: la lista di tutti gli errori© ANSA
Alberto Polverosi
3 min

Ci sono allenatori che avanzano e allenatori che indietreggiano. Rappresentante della prima categoria in quest’ultima giornata è Giampiero Gasperini. L’Atalanta sta pareggiando 1-1 a Benevento e lui fa scaldare Muriel. L’Atalanta passa in vantaggio e Gasperini dice a Muriel di aspettare un attimo. Poi segna il 3-1 proprio col giocatore che dovrebbe uscire, Zapata, e a quel punto, con 20’ ancora da giocare, Gasperini, che potrebbe difendere comodamente il risultato con un centrocampista in più, lo fa senza indietreggiare ma avanzando ancora con Muriel, che segnerà il 4-1.

Conte, quanti errori all'Olimpico contro la Roma!

Il rappresentante settimanale dell’altra categoria è Antonio Conte, che all’Olimpico, in vantaggio sulla terza in classifica, innesta la retromarcia e trascina la Roma nella metà campo della sua squadra. L’Inter va in vantaggio al 18’ del secondo tempo con Hakimi, il più offensivo e pericoloso esterno destro del campionato. Dieci minuti dopo, mentre la Roma si sta riorganizzando, Conte toglie una punta vera, Lautaro Martinez, non per far entrare Sanchez, una seconda punta capace di tenere palla, giocare spalle alla porta e prendere qualche punizione per rompere il ritmo, ma per mettere Perisic, un esterno puro che il tecnico ha deciso di impiegare ogni tanto come seconda punta. E’ un cambio che si può fare a pochi minuti dalla fine, e se Lautaro è stremato, mica quando l’avversario sta spingendo a tutta. Così è troppo chiaro e troppo forte il messaggio inviato dall’allenatore salentino che la Roma raccoglie: attaccate, noi da ora in poi ci difendiamo. E la Roma attacca. Passano altri 8 minuti e Conte ne fa due di cambi, toglie Vidal (che non sta bene) e Hakimi (fra i migliori in campo, in piena fiducia dopo una rete straordinaria), per mettere Gagliardini e Kolarov. Non un palleggiatore come Sensi, non un tecnico come Eriksen, ma il monocorde Gagliardini in mezzo al campo. Sull’esterno va dentro Kolarov che è stato acquistato dall’Inter come difensore centrale di sinistra e che sta attraversando un lunghissimo periodo di flessione. Non solo, per far entrare l’ex romanista deve spedire Young a destra, la fascia che all’inglese piace di meno. L’Inter incassa il 2-2 quando gioca con un attaccante e altri nove che difendono. I dati degli ultimi 20 minuti dell’Olimpico danno un’idea chiara sull’effetto delle sostituzioni: 9 tiri a 0 per la squadra di Fonseca, 145 palloni toccati dalla Roma nella metà campo dell’Inter contro i 19 dell’Inter nella metà campo della Roma e i 20 palloni toccati in area nerazzura contro i 2 in area giallorossa. Più che un calo, una frana. Molto spesso i cinque cambi (quattro in questo caso) portano dei benefici alle grandi squadre, ma possono trasformarsi in un pericolo se maneggiati con poca cura.


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