L'Inter, il cavallo bianco di Troia

Lo scenario più credibile: chi acquista il club da Suning, leader nell’industria degli elettrodomestici (bianco), guadagna un ingresso privilegiato in Cina dopo che il governo ha deciso di abbandonare gli investimenti nell’entertainment (calcio incluso) per favorire i settori strategici del Paese
L'Inter, il cavallo bianco di Troia© Inter via Getty Images
Ivan Zazzaroni e Alessandro F. Giudice
4 min

Domandare è lecito; rispondere, giornalistico. E allora avanti con le principali curiosità da soddisfare: perché si è formata la fila dei fondi d’investimento davanti ai cancelli dell’Inter? Perché BC Partners, che ha l’esclusiva della due diligence, Ares, Temasek, ma soprattutto Arctos e EQT, sponsorizzato dalla famiglia Wallenberg, gli Agnelli di Svezia, hanno manifestato l’interesse nei confronti di una realtà prestigiosa, ma maledettamente esposta finanziariamente, che appartiene a un sistema in forte crisi e dall’appeal notevolmente inferiore alla Premier? E ancora: com’è possibile che in meno di due anni un colosso come Suning si ritrovi nella condizione di dover dismettere un asset del genere? Sorprende, sì, che fondi di private equity, sempre molto attenti al valore, facciano a gara per rilevare una società da anni in perdita e partecipare a un campionato che insegue esclusivamente il pareggio dei conti.

Assurdo? No, se si considera il ruolo che la famiglia Zhang ancora ricopre in Cina. Certo, il crollo dei consumi determinato dal Covid ha colpito duramente un business ciclico come la distribuzione retail di elettrodomestici e elettronica di consumo, in cui Suning è leader indiscusso con 1.600 punti vendita e una rete online. Le conseguenze, la crisi di liquidità, che ha costretto il Gruppo a finanziarsi in emergenza dando in pegno le azioni, e il crollo in borsa del titolo.

Come funziona il business in Cina

Ma la Cina è un sistema capitalistico di indirizzo dirigista: se il tuo business va male ma vuoi salvarti, devi avere buoni rapporti con il governo. Per dirne una: puoi scoppiare di salute come Jack Ma (il fondatore di Alibaba) e tuttavia peccare di hybris, di superbia, attirandoti la punizione divina, oppure scegliere la protezione del sistema. La stampa cinese riporta ad esempio che nei primi giorni di dicembre, mentre si inseguivano le voci su un possibile default di Suning, un alto funzionario del partito comunista di Nanchino (Zhang Jinghua) ha fatto visita al quartier generale del Gruppo di Zhang per rassicurare tutti che il fallimento non rientra tra gli obiettivi delle alte sfere del partito.

Non è un mistero che a livello centrale la Cina abbia deciso una improvvisa e decisa sterzata negli investimenti: basta con il calcio, soprattutto all’estero, manteniamo i capitali in patria e investiamoli nei settori strategici. Quali, lo stabilisce il governo: questo è l’ordine e devi solo scegliere se stare nei ranghi o deragliare. Se hai fatto investimenti nel football, in patria e all’estero, puoi amare l’Inter o affezionarti finché ti pare alla partita che stai giocando da sei anni, ma un ordine è un ordine.

Da qui, forse, la decisione – a tutti apparsa precipitosa – di lasciare. Per di più, Zhang senior in Cina non è un quisque de populo: ha buone aderenze governative e sogna l’ascesa in politica. Ricopre la carica di deputato alla tredicesima Assemblea Nazionale del Popolo (in carica fino al 2023) e punta a incarichi più prestigiosi, per cui non può sbagliare una mossa. L’Inter faceva parte di una strategia di espansione che non può più essere incoraggiata, dal momento in cui il governo ha dato un indirizzo opposto.

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