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TORINO - Quanto può considerarsi insanabile la rottura trapelata ieri nelle trattative tra Suning e Bc Partners? Secondo fonti vicine all’Inter, il presidente Zhang Jindong ha comunicato in conference call a Marotta e Antonello l’interruzione, da dieci giorni, del dialogo col fondo londinese e l’apertura di nuovi tavoli con altri investitori. Intanto venerdì era scaduta l’esclusiva concessa a Bc per completare la due diligence sui conti della società nerazzurra. L’offerta attesa dai cinesi non è arrivata, oppure anche la manifestazione di interesse preliminare era lontana dalle richieste di Zhang. Ma se vi era una distanza consistente, perché è stata aperta una due diligence che comporta costi significativi, richiedendo professionisti esterni?
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La situazione
Da fonti londinesi filtra che Bc Partners intenderebbe andare avanti formulando comunque la sua offerta già entro questa settimana e che ha accolto con sorpresa (e una certa irritazione) la frattura resa nota dall’Inter. In realtà, si dice, la proprietà nerazzurra sapeva che l’offerta avrebbe tardato, perché la due diligence è risultata più complessa del previsto a causa di una situazione finanziaria rivelatasi peggiore delle attese. Quando si lavora in esclusiva di solito non si procede con l’orologio in mano, salvo non vi siano pretendenti alternativi alla finestra pronti a entrare nell’affare. Il repentino dietro-front avrebbe insomma spiazzato il fondo. [...]
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