Conte: «Critiche? Il problema sono io, nessuno tocchi l'Inter»

Il tecnico nerazzurro: "A Napoli niente calcoli. Gattuso è un bravissimo allenatore e ha una squadra forte. Andremo là per fare la nostra partita. Perisic recuperato"
Conte: «Critiche? Il problema sono io, nessuno tocchi l'Inter»© Inter via Getty Images
Andrea Ramazzotti
5 min

MILANO - Antonio Conte non vuole ancora sentir parlare di scudetto già vinto. Alla vigilia della gara di domani sera contro il Napoli il tecnico di Lecce ha messo in guardia la sua squadra sul valore degli uomini di Gattuso e ha chiesto il massimo della concentrazione per conquistare i punti che servono per tagliare il traguardo.

Conte, che partita sarà Napoli-Inter?
Una partita impegnativa perché fin da inizio stagione ho sempre messo il Napoli tra quelle squadre che possono competere per la vittoria finale. Gattuso è un bravo allenatore e ci aspetta una gara molto dura.

Quanto si arrabbierebbe se qualcuno all’interno potesse pensare di gestire questo vantaggio?
Mancano ancora dei punti per arrivare a una meta molto ambiziosa. Andiamo a Napoli per giocarci la partita e per ottenere, come il Napoli, il massimo ovvero una vittoria. Vedremo alla fine quale sarà il risultato. Non possiamo permetterci di fare calcoli o di fare i ragionieri. Fare calcoli prima di vincere è deleterio.

Quanto le danno fastidio le critiche che ci sono sempre intorno all’Inter? Le ultime sono state quelle di Cassano...
Ho capito che sono io il problema a prescindere. L’importante è che non tocchino l’Inter.

L’Inter nel girone di ritorno ha avuto un cammino importantissimo e adesso tutti danno lo scudetto come già assegnato. A livello psicologico per voi questo può essere un rischio?
Non dobbiamo pensare o leggere troppo. Si sta dando per scontato che lo scudetto sia assegnato, ma non è così. Non dobbiamo cadere in questa trappola. Sappiamo i sacrifici fatti per arrivare fino a questo punto. Mancano ancora degli step per poter festeggiare.



La situazione di Gattuso è singolare: lo scorso anno ha vinto la Coppa Italia e ultimamente sta ottenendo grandi risultati, oltre ad essere in corsa per la Champions. E' questo il destino degli allenatori?
Il Napoli ha una rosa importante, una delle più importanti della Serie A, per questo l’ho messa tra le candidate per il titolo. Rino sta facendo bene ed è un bravissimo allenatore. Tutti noi tecnici sappiamo che l'allenatore è la persona più soggetta a ricevere critiche. E’ il ruolo più difficile da fare. A qualche mio calciatore che mi chiede consigli sul fatto di diventare o meno allenatore, rispondo che se vuole soffrire, lo faccia pure. E’ un ruolo particolare. Se arrivano i risultati, sei il più bravo e a volte non bastano neppure questi... La passione per iul calcio fa andare noi tecnici oltre i giudizi che a volte sono giusti e volte non lo sono.

Negli ultimi quattro mesi ha la percezione che dopo tante critiche la percezione sul suo lavoro sia cambiata grazie ai risultati o perché tanti abbiano iniziato a riconoscere quello che lei ha fatto?
Solo grazie ai risultati.

Lukaku come deve affrontare Koulibaly?
Stiamo parlando di un difensore che considero tra i 2-3 più forti al mondo e quando ero al Chelsea volevo portarlo lì. E’ un top ed è anche cresciuto. Romelu lo conosce e non devo presentarglielo io. Sarà un bel duello e per mettere in difficoltà Koulibaly e il Napoli bisognerà lavorare di squadra, mettendo in pratica le soluzioni provate.

Nel calcio moderno quanto è importante avere un modulo e una formazione base riconoscibili?
Ogni squadra deve avere la propria identità e questa riesci a darla se insisti sul sistema di gioco. I principi li puoi adattare ai sistemi di gioco. Lavorando su un sistema di gioco per i calciatori è più semplice perché lo riconoscono. Poi si possono apportare modifiche in fase di possesso e non possesso.

Come ha lavorato Perisic? E’ recuperato? Può partire dal 1’?
Lui è rientrato in gruppo da giovedì e ha smaltito l’infortunio. E’ a disposizione.

Come sta Vidal?
Sta lavorando a parte insieme a Kolarov per smaltire l’edema al ginocchio. Kolarov ci auguriamo di averlo il prima possibile dopo il problema alla schiena.

Il Napoli è la squadra che vi ha messo più in difficoltà nel match d’andata, in particolare nell’ultima mezz’ora?
In una partita ci sono momenti in cui tu metti in difficoltà l’avversario e viceversa. Loro davanti hanno attaccanti forti, bravi ad attaccare gli spazi, che si conoscono, ai quali hanno aggiunto un elemento pagato tanto come Osimhen. Loro sono forti e dovremo dimostrare di esserlo anche noi. Ho grande rispetto per il Napoli e andiamo lì a giocarci la partita. Alla fine non conterà molto chi impensierirà di più l’avversario: lo scorso anno nella semifinale d’andata di Coppa Italia contro il Napoli noi li abbiamo messi in grande difficoltà creando tanto e loro ci hanno battuto per 1-0 difendendosi per tutto il match. Così hanno potuto disputare la finale di Coppa Italia e l’hanno vinta contro la Juventus. Conta quello alla fine.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Inter, i migliori video