Tra Conte e Inter tanti dubbi: addio possibile

Ore decisive per capire gli scenari: il futuro nerazzurro è legato all’incontro che Zhang avrà con l’allenatore e i dirigenti, anche Marotta e Ausilio in bilico
Tra Conte e Inter tanti dubbi: addio possibile
Andrea Ramazzotti
3 min

Con il finanziamento firmato giovedì, ma la prima parte del bonifico da parte di Oaktree non ancora arrivata, il venerdì in casa dell'Inter è filato via senza scossoni. Steven Zhang era alla Pinetina per shooting fotografici e altri impegni, ma non c’è stato il tanto atteso incontro tra il presidente e il tecnico Conte perché l'ad Marotta era a Roma per questioni legate alla Figc. Ieri sera si è sparsa la voce che il vertice potesse esserci oggi, magari dopo pranzo, quando i giocatori torneranno dalle rispettive famiglie per qualche ora di relax, ma l’indiscrezione non ha trovato riscontri in viale della Liberazione dove è stata bollata come "assai improbabile".

L'incontro ci sarà, ma dopo la festa

Tutto rimandato, dunque, a dopo la festa scudetto di domani. Ovvero da lunedì in poi. In ogni caso, però, ormai è una questione di ore, poi il futuro della panchina nerazzurra sarà più chiaro. La firma dell'accordo tra Suning e Oaktree (all'Inter 230-240 milioni come finanziamento soci) è un punto di partenza importante e almeno lo stillicidio del pagamento degli stipendi che c'è stato negli ultimi mesi, in futuro sarà evitato. Conte (che neppure oggi farà conferenza stampa e risponderà solo a Inter Tv) non ha gradito questa situazione che lo ha costretto a lavorare non in modo sereno, ma ci sono anche altri miglioramenti che vorrebbe. Su tutti, una proprietà più vicina visto che, pur in tempi di pandemia e con le inevitabili difficoltà nel viaggiare, Zhang è tornato a Milano dopo 7 mesi. Troppi pochi contatti per le abitudini dell’ex ct. Il prossimo summit sarà l'occasione per chiarire molti aspetti, a iniziare da quelli relativi alle disponibilità economiche e agli obiettivi. Dopo la richiesta di riduzione dei costi complessivi dell'azienda tra il 10 e 20%, il vano tentativo di taglio di due mensilità ai calciatori, il no ai bonus dei manager e l'input ai dirigenti dell'area sportiva di un mercato con il segno positivo, sarà complicato immaginare che la rosa attuale possa essere rinforzata. Se il 'pacchetto' che sarà sottoposto al salentino sarà questo, bisognerà capire quale sarà la sua reazione.

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