MILANO - Eder, ex attaccante dell'Inter e del Jiangsu, è stato uno dei primi a denunciare il mancato pagamento degli stipendi da parte di Suning ai giocatori e ai tesserati della squadra cinese. L'italo-brasiliano, ospite alla trasmissione "Pressing", ha svelato di aver saputo da Samir Handanovic, portiere dei nerazzurri, che all'Inter non ci sono mai stati problemi di questo genere: "La settimana scorsa ho parlato con Handanovic e mi ha detto che è tutto normale, non ci sono mai stati problemi: sono contento per loro".
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Eder: "Non volevo che succedesse all'Inter quel che era successo al Jiangsu"
"Ho visto che è andato via Conte, poi ho visto le cessioni di Hakimi e Lukaku. Sapevo che dovevano vendere per fare dei soldi perché erano in difficoltà. Poi vedevo che sono andati via Conte e Oriali, non volevo che succedesse a loro quel che era successo a noi. Anche se il paragone è molto difficile", ha detto l'attaccante (ora al San Paolo) a Pressing. Per quanto riguarda le vicende legate all'ormai scomparso Jiangsu Suning, l'ex Samp ha spiegato come le cose siano precipitate di colpo: "Ci mandavamo messaggi con Steven Zhang, suo padre ci invitava a cena a casa sua ma a fine campionato 2020 hanno chiuso le porte del club, non hanno più risposto ai messaggi e nessuno ci ha mai spiegato il perché. Almeno potevano dirci di essere in difficoltà, che ci avrebbero pagato tra cinque o dieci anni. Ora dalla Cina mi hanno detto che stanno mettendo a posto le cose per gli stipendi dei dipendenti, loro sono più in difficoltà di noi calciatori".