Inzaghi: "Con il Real serve la partita perfetta"

Il tecnico dell'Inter ha parlato alla vigilia del match di domani sera contro i blancos. "Sappiamo che il nostro girone di Champions è tosto, ma siamo pronti. Non penseremo solo a difenderci, ma proveremo anche ad attaccare. La squadra è pronta: le ultime tre eliminazioni consecutive non influiranno sui ragazzi".
Inzaghi: "Con il Real serve la partita perfetta"© Inter via Getty Images
Andrea Ramazzotti
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MILANO - Rispetto per il Real Madrid, ma nessun timore. Simone Inzaghi, all'esordio in Champions con l'Inter, ha mostrato di avere le idee chiare: contro i blancos non basterà difendersi, ma i nerazzurri, sorretti dal loro pubblico dovranno anche provare a fare la partita in fare offensiva e a cercare il gol. Nella conferenza stampa della vigilia il tecnico nerazzurro ha mostrato fiducia e ha dispensato ottimismo.

Inzaghi, pensa che la doppia sconfitta contro il Real dello scorso anno, nel girone, possa influire sui suoi uomini?
Quello che è stato è stato, compresa la doppia sfida contro il Real della passata stagione. Abbiamo una bella opportunità di scrivere una pagina importante per il nostro presente. Sarà un girone non semplicissimo, ma vogliamo passare il turno.

L'Inter viene da tre anni di fila in cui non accede agli ottavi. Cosa ha detto ai suoi per convincerli che stavolta il finale sarà diverso?
L'esperienza in partite del genere è importantissima. Sappiamo dal giorno del sorteggio che il girone non sarebbe stato semplice perché, oltre al Real, ci saranno due squadre che faranno di tutto per metterci in difficoltà. Abbiamo due allenamenti per preparare al meglio una partita insidiosa, contro una squadra di grandi tradizioni con un grande allenatore e grandi allenatori.

La partita di domani sera se la immagina come Samp-Inter o aspetterà gli avversari?
E' normale che quella di domenica sia considerata una battuta d'arresto, ma abbiamo giocato gli ultimi 20' con un uomo in meno. Le partite si decidono nel finale e in questo senso siamo stati penalizzati. Il Real palleggia bene con Modric, ma ti prende anche nella profondità. Dovremo coprire gli spazi, ma tenere anche la palla e farli correre quando sarà possibile.

Lei lo scorso anno ha centrato gli ottavi, ma i suoi critici dicono che non ha molta esperienza in Champions. Cosa risponde?
Da allenatore, considerando la Champions e l'Europa League, sono vicino alle 50 partite in panchina, ma certo Ancelotti ha più esperienza di me. Vogliamo preparare la gara nel migliore dei modi, giocare con il coltello tra i denti, sperando che per noi sia una bella serata. Sarà bellissimo esordire di fronte ai nostri tifosi, ne abbiamo voglia anche se sarà una partita impegnativa e noi non li vediamo dall'esordio contro il Genoa del 21 agosto.

Inter-Real sarà già decisiva?
Tutte le partite in Champions sono importanti. Una squadra come l'Inter, che negli ultimi 10 anni non è arrivata negli ottavi, deve provare a far bene. Cercheremo di sovvertire questo trend negativo e di far bene subito.

Bastoni giocherà?
Lo valuterò. Il ragazzo è normale che ci voglia essere: ieri ha fatto allenamento blando e ora dovrà forzare di più.

Ancelotti è stato uno degli allenatori ai quali si è ispirato di più all'inizio della sua carriera?
Ancelotti è uno degli allenatori più vincenti della storia. Ci ho parlato di calcio quando sono andato a vedere degli allenamenti di mio fratello sia quando l'ho sfidato perché era al Napoli. Contro il Real ci vorrà una partita perfetta perché avremo di fronte un'avversaria molto forte. Carlo dà una grande organizzazione alle sue formazioni.

Ha un piano specifico per fermare Vinicius che è in grande forma?
Vinicius è in un ottimo momento, ma se uno pensa a lui rischia di dimenticare Hazard e Benzema. Sarà uno degli osservati speciali.

Cosa la preoccupa di più del Real? Lo vede diverso da quello dello scorso anno?
Mi preoccupa l'organizzazione che hanno. Io mi sono concentrato sulle prime 4 giornate di campionato per il Real dello scorso anno con Zidane non lo seguivo. Ancelotti dà un grande gioco d'attacco e una grande organizzazione. Dovremo concedere il meno possibile a una formazione che ti può punire in qualsiasi momento.

Dal punto di vista mentale e tattico su cosa ha lavorato per togliere il tabù Europa nello spogliatoio?
Non dobbiamo pensare al passato o all'anno precedente con il Real. Possiamo scrivere una pagina importante nel presente con l'Inter e dovremo cercare di fare le due fasi nel migliore dei modi. Non pensare solo a quella di non possesso: sarà importante anche quando la palla non ce l'avremo noi.

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