Inzaghi: "Dzeko mi ha colpito. Handanovic-Defrel? Non era da rosso"

L'allenatore dei campioni d'Italia dopo il successo sul Sassuolo: "Prima il bosniaco lo conoscevo solo da avversario. I quattro cambi? Dovevo dare un impulso"
Inzaghi: "Dzeko mi ha colpito. Handanovic-Defrel? Non era da rosso"© Getty Images
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REGGIO EMILIA - Simone Inzaghi chiude un'altra partita con poca voce, ma la sua Inter l'ha fatto sorridere, grazie a un'ultima mezz'ora di alto livello, che ha portato un successo d'oro in casa del Sassuolo: "Abbiamo provato all’inizio, poi è salito il Sassuolo - le parole dell'allenatore dei campioni d'Italia a Sky - hanno un ottimo allenatore e ottime qualità, ci stava di soffrire un po’ il Sassuolo che ha giocatori fastidiosi davanti. Nel secondo tempo la vittoria è stata meritata". Inzaghi poi commenta il contatto tra Handanovic e Defrel lanciato a rete a fine primo tempo, non sanzionato dall'arbitro Pairetto: "La decisione su Handanovic è corretta. Handanovic è stato strepitoso qui e su Boga. Fa tutto per non toccare Defrel. Ho sentito parole e voci su Handanovic, che invece è un portiere straordinario. Nella parata su Boga è stato bravissimo".

Inzaghi e l'elogio a Dzeko

L'ex tecnico della Lazio elogia Edin Dzeko, che ha cambiato la partita segnando un gol e procurandosi il gol della vittoria: "Edin lo conoscevo da avversario, mi ha colpito la disponibilità e per come si allena. Non è più giovanissimo, ma non si tira mai indietro. Normale che devo fare delle valutazioni, venivamo da un ciclo di partite, devo capire quando alternarli. Dzeko-Lautaro e Correa-Sanchez è un ottimo reparto d'attacco. Perché i quattro cambi insieme? Volevo cambiarne tre, poi ho cambiato idea: avevo bisogno di più spinta, sapevo che mi avrebbero aiutato tantissimo". Sulle difficoltà dell'Inter per quasi un'ora, prima dei quattro cambi, Inzaghi dice: "Nei primi 15-20 minuti ci abbiamo provato, ma ci sono anche gli avversari. Il Sassuolo è un'ottima squadra, ci stava di soffrire. Ma la squadra è rimasta compatta e nel secondo tempo penso abbia meritato la vittoria. Giocando ogni tre giorni avevo bisogno di fare dei cambi, c'è gente che non meritava nemmeno di uscire. Ma dovevo dare un impulso alla squadra: siamo venuti fuori da un ciclo terribile nel migliore dei modi. Nel primo tempo abbiamo commesso troppi errori tecnici che di solito non commettiamo, di solito sviluppiamo meglio. Questo ci ha penalizzato molto".

Dzeko: "Conosco le mie qualità"

"Siamo entrati per fare la differenza, questo è quello che ci ha chiesto il mister. Siamo tanti giocatori forti e non possiamo giocare tutti sempre, siamo anche un po' stanchi ma quando entri devi dare più del 100% e noi lo abbiamo fatto". Intervistato da Sky Sport, Edin Dzeko spiega come i quattro cambi effettuati al 12' del secondo tempo da Simone Inzaghi abbiano cambiato l'andamento del match dell'Inter contro il Sassuolo. Ma perché l'Inter fa tanti gol in Italia e pochi in Europa? "Non c'è una spiegazione - risponde Dzeko - poi sul divano è tutto più semplice. Il calcio è così. In Champions non abbiamo ancora segnato, ma questa vittoria è fondamentale". Poi al bomber bosniaco viene fatto notare che un nuovo acquisto dell'Inter non segnava 6 gol nelle prime 7 partite dai tempi di Ronaldo "il fenomeno": "Me lo aspettavo perché conosco le mie qualità - commenta l'ex romanista - così come l'Inter, e infatti è per questo che mi ha preso. Gli obiettivi? Non guardiamo così avanti, ogni mese ci sono almeno 7 partite. Oggi abbiamo sofferto e preso 3 punti fondamentali, ora ci sono le nazionali e qualcuno si riposerà e altri no". 


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