Inzaghi: "Inter, prenditi la qualificazione"

Con un successo a San Siro contro lo Shakhtar di De Zerbi, l'accesso agli ottavi sarebbe praticamente certo. "Manca da tanti anni - ha ammesso il tecnico - ed è un nostro obiettivo. Non sarà facile, ma la squadra cresce. Dobbiamo concretizzare le occasioni che non abbiamo sfruttato l'andata"
Inzaghi: "Inter, prenditi la qualificazione"© Inter via Getty Images
Andrea Ramazzotti
5 min

INVIATO AD APPIANO - Simone Inzaghi è una partita dalla qualificazione agli ottavi di Champions che all'Inter mancano dalla stagione 2011-12, ma sa che centrare il traguardo non sarà facile anche se lo Shakhtar Donetsk ha ottenuto finora un solo punto in Champions.

Inzaghi, cosa aggiungerebbe alla bella prestazione di domenica il passaggio del turno in Champions?
Domenica abbiamo fatto una grande gara contro il Napoli dei record, che aveva la miglior difesa in Europa. Abbiamo dato una grande prova di maturità e carattere. Dopo le due vittorie contro lo Sheriff, ora in Champions è tutto nelle nostre mani: affronteremo un avversario che gioca bene a calcio e dovremo essere bravi a non sottovalutarlo e a offrire una bella prestazione.

Come stanno gli acciaccati Barella e Correa? Saranno del match?
Dobbiamo recuperare le tante energie spese. Sia quelle mentali sia quelle fisiche. Barella e Correa mi hanno chiesto il cambio, altrimenti sarebbero rimasti in campo. Calhanoglu l'ho cambiato alla mezzora perché era ammonito e aveva già fatto un'entrata pericolosa. Sapendo che Dzeko non era nelle migliori condizioni, non potevo dargli troppi minuti. Spero che Lautaro abbia recuperato, perché ultimamente ha giocato molto, idem gli acciaccati.

E' uno stimolo o una pressione passare il girone in ottica campionato?
Domani la gara è importantissima e la qualificazione è un nostro obiettivo. Lo avevo detto il giorno della mia presentazione: il nostro obiettivo doveva essere quello di riportare l'Inter agli ottavi, una cosa che non succede da 10 anni. Siamo a buon punto, ma ancora non siamo al traguardo. Abbiamo di fronte una partita decisiva perché l'ultima sarà a Madrid. Questa sarà una trasferta non sarà facile perché contro avremo un avversario forte e qualificato, che ti può mettere in difficoltà. La gara con lo Shakhtar la prepareremo nel migliore dei modi e cercheremo di vincere.

La sua Inter fa meglio quando l'avversario si chiude o contro quelle che giocano e lasciano più spazi?
Ho la fortuna di avere giocatori evoluti, che giocano da tanti anni a questi livelli e l'avversario non fa differenza. Abbiamo trovato avversari che ci hanno attaccati alti e altri che ci hanno atteso, ma abbiamo fatto bene comunque. Conosco De Zerbi da parecchio tempo: a lui piace giocare bene a calcio e allena una formazione con grandi individualità.

Vi può agevolare il fatto che lo Shakhtar si dovrà scoprire perché ha un solo risultato a disposizione?
La partita non cambierà anche se loro hanno un solo risultato a disposizione. Mi aspetto un match intenso, europeo, con due squadre che giocano bene a calcio. Per noi è importantissimo e ci può dare tantissimo già da domani sera.

Cosa è mancato all'andata? E cosa bisogna cambiare in vista del ritorno?
La partita dell'andata potevano vincerla entrambe le squadre: noi abbiamo avuto più occasioni, ma loro hanno avuto più palleggio e più possesso. Lo Shakhtar vorrà avere più predominio e dovremo cercare di limitare il loro possesso. All'andata abbiamo creato tanto e dovevamo essere più decisi nelle conclusioni: ricordo la traversa di Barella e le occasioni di Dzeko e Lautaro... Non mi preoccupo quando creiamo tanto: il gol prima o poi arriva e lo dimostra il fatto che siamo il primo attacco del campionato. Anche loro hanno avuto occasioni, ma non nitide come le nostre.

Le fa piacere leggere che non ci sono più paragoni con l'Inter di Conte e che è nata l'Inter di Inzaghi?
Penso che ci sia un processo di crescita e che siamo sulla strada buona, ma il lavoro è ancora lungo. Ogni allenatore ha la proprie idee: ho avuto la fortuna di trovare una società e un ambiente che mi hanno accolto bene fin dal primo giorno. Io con il mio staff cerchiamo di portare avanti le nostre idee. Abbiamo fatto un ottimo percorso e la vittoria di domenica può darci molto: mancava l'acuto in un big match anche se avevamo sempre fatto bene contro le grandi. Ora siamo ancora più convinti delle nostre possibilità.

Dopo la vittoria contro il Napoli ha citato i giocatori che vengono meno impiegati. Sensi può fare un po' di spazio anche domani?
Ho dei ragazzi che lavorano molto bene. Mi mancano De Vrij e Sanchez e speriamo di recuperarli al più presto. Gli altri mi stanno dando grandi segnali: un allenatore deve fare delle scelte e le fa. Sensi lavora bene e avrà spazio. Lui come i suoi compagni ci darà il suo contributo.


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