Inzaghi avvisa l'Inter: "La Roma è tosta. Bello sfidare Mourinho"

Il tecnico nerazzurro in conferenza a proposito dell'inchiesta del Corriere dello Sport sui tanti infortuni: "Iniziamo prima il campionato e facciamo pause per le nazionali più lunghe, ma concentrando più incontri"
Inzaghi avvisa l'Inter: "La Roma è tosta. Bello sfidare Mourinho"© ANSA
Andrea Ramazzotti
6 min

INVIATO AD APPIANO - Simone Inzaghi è pronto ad affrontare il suo derby personale contro la Roma per la prima volta sulla panchina dell'Inter. Lo ha spiegato oggi in conferenza stampa sottolineando l'importanza dei tre punti in palio e quanto il match con i giallorossi sia importante per il cammino nerazzurro.

Inzaghi, che gara si aspetta domani all'Olimpico?
Quella di domani è una partita importante per noi, di questo ciclo la più importante. Giochiamo contro una squadra forte, che ha valori importanti e dovremo fare una prestazione attenta, da vera Inter.

Lautaro in cosa può migliorare?
Deve continuare così. Non dimentichiamo che è molto giovane e può migliorare molto. Sono soddisfatto di lui e di tutti gli altri attaccanti perché ci stanno aiutando anche in fase di non possesso. Segna da tre partite e mi auguro che possa continuare così.

Che opinione ha di Mourinho?
Sarà un piacere incontrare l'allenatore del triplete dell'Inter. Non l'ho mai incontrato e conosciuto. So che per lui sarà speciale affrontare l'Inter. Faremo ancora più attenzione perché sappiamo le sue capacità e quello che ha fatto in tutti i club dove è stato.



E' ancora in emergenza? Come arriva a questo match?
Non ci saranno Ranocchia e Darmian, ma hanno poche possibilità di esserci anche De Vrij a Kolarov. Se non a Madrid, li riavrò contro il Cagliari. Bastoni ieri era sfebbrato, ma non è ancora uscito sul campo. Ci sono anche varie contusioni del match contro lo Spezia che oggi pomeriggio dovremo valutare bene.

Si aspetta un recupero così veloce da parte dell'Inter che era a -7 dalla vetta dopo la sosta? Quanto la stuzzica l'idea di chiudere con il titolo d'inverno?
Il titolo d'inverno conta poco e anche quando eravamo indietro ero tranquillo perché giocavamo bene e ci allenavamo con intensità. La classifica si è accorciata e nelle ultime 10 gare abbiamo fatto 8 vittorie e 2 pareggi, anche se le altre non mollano e vanno davvero forte. Mancano ancora 23 partite alla fine, ma domani è una partita molto importate.

Ha già alternato 4 elementi nel ruolo di difensore centrale nella linea a tre. Chi tra Skriniar e De Vrij è più adatto a ricoprirlo?
Ho la fortuna di poter scegliere. E' una soluzione a cui non avevo pensato perché sapendo di avere De Vrij e Ranocchia, mi sentivo al sicuro. E invece gli infortuni ci hanno costretto a utilizzare lì prima Bastoni e poi Skriniar. Si sono disimpegnati entrambi bene.



Un'inchiesta del Corriere dello Sport ha svelato che sono oltre 270 gli infortuni da inizio stagione. Si sta giocando troppo? Che soluzione ha lei per risolvere il problema?
Con gli infortuni dobbiamo convivere tutti noi allenatori. Bisognerebbe probabilmente guardare con attenzione i calendari, iniziare prima il campionato, mettere insieme più partite del campionato per limitare i viaggi e fermare il torneo qunandi ci sono le nazionali non solo per una domenica. Contro lo Spezia di sei difensori ne avevo solo due, ma abbiamo risposto nel migliore dei modi.

Cosa ha l'Inter più delle altre?
Abbiamo recuperato terreno perché abbiamo avuto continuità di rendimento, anche se la prestazione c'è sempre stata, anche all'inizio quando i risultati non erano quelli di adesso. Non sempre gli episodi sono sempre stati a nostro favore, come per esempio i rigori a inizio stagione.

Come ha trovato l'equilibrio tra gioco e risultati?
Con i ragazzi ci siamo conosciuti sempre meglio e fin dalla prima partita contro il Genoa abbiamo sviluppato un ottimo gioco. Prima avevamo poco equilibrio, poi però abbiamo parlato con lo staff e la squadra e siamo migliorati: abbiamo il miglior attacco, ma siamo anche solidi dietro. Siamo in un buon momento, ma ora conta solo la gara contro la Roma, un avversario di qualità arrabbiato dopo l'ultimo incontro perso a Bologna.

Sente un po' di aria di derby, visto che incrocerà la Roma dopo 22 anni tra campo e panchina alla Lazio?
Tornare a Roma a me fa sempre effetto. La vivo come una gara di cartello, non più come un derby, perché mi sono calato in questa nuova sfida che si chiama Inter. Sappiamo che ci troveremo di fronte una squadra importante, guidata da un grande allenatore. Serviranno corsa, aggressività e personalità perché all'Olimpico bisogna averle queste doti se vuoi fare risultato.

Negli ultimi giorni ha parlato con Dzeko? Come lo ha trovato? Conta sulla sua voglia?
Sarà una partita particolare per Edin, ma non ne abbiamo parlato. Nell'ultimo giorno e mezzo si è allenato più intensamente perché non ha giocato contro lo Spezia. Sarà speciale per lui ma lo sarà anche per noi perché a Roma vogliamo fare una bella prestazione.


Come sta Barella?
Ieri ha svolto un ottimo allenatore. Per noi è un giocatore importantissimo e ho pensato di dargli un turno di riposo contro lo Spezia. La squadra ha fatto bene anche senza di lui e questo riposo di mercoledì gli farà comodo nelle prossime sfide.

Quali dei centrocampisti che ha in rosa può giocare da difensore centrale in caso di necessità?
E' più facile per noi giocare a quattro dietro che arretrare un centrocampista nella linea a tre. Non ne abbiamo con determinate caratteristiche. L'alternativa mercoledì era inserire Cortinovis che con la Primavera sta facendo molto bene.


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