Inter-Juve, Inzaghi: «Daremo il 120%, vogliamo la Supercoppa. Dzeko e Correa..."

Il tecnico nerazzurro ha parlato alla vigilia della sfida di domani sera a San Siro contro i bianconeri. "Non credo che le loro assenze incideranno. Li ho già battuti due volte in finale? Sì, ma ho anche perso una Coppa Italia..."
Inter-Juve, Inzaghi: «Daremo il 120%, vogliamo la Supercoppa. Dzeko e Correa..."© Inter via Getty Images
Andrea Ramazzotti
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INVIATO AD APPIANO - La Juventus l'ha già battuta due volte in finale di Supercoppa Italiana e punta al tris. Simone Inzaghi nella conferenza stampa precedente al match di domani sera a San Siro è sembrato carico e deciso. Massimo rispetto per i bianconeri, ma anche grande fiducia nei suoi.

Inzaghi, avere Zhang in tribuna e vicino al gruppo è importante per voi?
"La vicinanza del presidente non ci è mai mancata: adesso c'è fisicamente qui accanto a noi, ma in questi mesi in cui è mancato l'ho sempre sentito vicino perché messaggiavamo prima e dopo le partite e ci telefonavamo. Ha visto la gara contro la Lazio e speriamo di fare una grande prestazione domani sera in un incontro importante per noi anche per regalargli una soddisfazione".

La Juventus è imbattuta da 8 incontri in tutte le competizioni. Che gara vi aspettate?
"E' una finale e quindi i favoriti nelle finali non ci sono. Le ho giocate da giocatore e da allenatore e so come vanno le cose. Loro vengono da un 4-3 in rimonta all'Olimpico, dopo che perdevano 3-1. La Juventus è una squadra abituata a giocare le finali, ma noi siamo in un ottimo momento e vogliamo regalare una soddisfazioni ai tifosi. Episodi e motivazioni saranno importantissime".

Lei ha battuto la Juventus due volte in Supercoppa Italia. Come si fa?
"Le finali sono tutte particolari perché possono essere decise dal singolo episodio. La Juventus è abituata a giocare partite di corsa, intensità e determinazione, ma anche noi lo siamo. Ci saranno dei momenti di difficoltà e dovremo essere bravi a uscirne perché vogliamo disputare una grande partita e vincere".

I giudizi intorno all'Inter sono cambiati rispetto a ottobre. Teme che ora che tutti vi indichino come la squadra da battere, possa pesare per il gruppo?
"Deve essere uno stimolo per noi essere in testa alla classifica. Ad agosto pensavo che la netta favorita per lo scudetto fosse la Juventus, ma poi conta il campo. Siamo avanti adesso, ma la lotta è serrata perché Milan e Napoli giocano bene, l'Atalanta c'è e la Juventus è in un grande momento".

Ad Allegri mancheranno Chiesa, Cuadrado e De Ligt. Come si camuffano in una finale certe defezioni?
"Le assenze la Juve le ha, ma dispone di una squadra con una rosa importante. Allegri saprà come sostituire gli assenti nel migliore dei modi. In più recupereranno Bonucci e Chiellini e possono contare su una rosa competitiva. Faccio l'in bocca al lupo a Chiesa: non lo conosco personalmente, ma conosco il padre che è stato con me alla Lazio. Federico è un patrimonio del calcio italiano e della Nazionale".

Cosa è cambiato rispetto all'1-1 dell'andata?
"A quel punto, ovvero sull'1-0 all'88', pensavamo di aver vinto e invece ci fu l'episodio del rigore. Sono passati quasi tre mesi e dal quel match le formazioni sono cambiate. Le squadre erano contratte perché in ritardo in classifica e l'incontro non fu bello, sicuramente giocato al di sotto delle loro potenzialità da entrambe le formazioni".

E' più facile avere a che fare con un gruppo quando c'è un capitano forte come Handanovic?
"Fin dal primo giorno c'è stata nei miei confronti una grande disponibilità da parte di questo gruppo. Ho avuto la fortuna di giocare sia con Handanovic sia con Kolarov. Adesso sta bene e avrebbe meritato di giocare di più, ma io devo fare delle scelte. Mi hanno accolto tutti bene, da giocatori, alla società passando per i tifosi che sono venuti qua a farci sentire il loro supporto prima dell'inizio del campionato".

Quanto inciderà sulle vostre motivazioni le gara di campionato, con quella vittoria sfumata all'ultimo?
"Al di là della partita di campionato, la squadra darà più del 100% perché è una finale e giocheremo di fronte ai nostri tifosi. Chi vince alza il trofeo e gli stimoli saranno al massimo".

Come stanno Dzeko e Correa? Possono dare un contributo maggiore rispetto alla gara contro la Lazio?
"Oggi abbiamo un allenamento importante perché ieri quelli che sono partiti dal 1', li ho solo intravisti. Chi non ha giocato contro la Lazio, sta bene. Ora davanti stanno tutti in discrete condizioni: due giocano e due vanno in panchina. Sceglierò di volta in volta la coppia migliore".

Può diventare il primo allenatore a battere 3 volte in una finale la Juventus. E' uno stimolo in più per lei?
"Ho fatto le due finali con la Lazio, una contro Allegri e una contro Sarri, giocando ottime gare, ma ho perso contro di loro la finale di Coppa Italia. Sarà una partita bella da disputare in uno stadio come San Siro: non sarà semplice, ma daremo il 120% in campo".


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