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MILANO - L'Inter si è ripresa la testa della classifica grazie alla sconfitta del Milan e, soprattutto, grazie al punto conquistato con l'Atalanta. Gran parte del merito dello 0-0 del Gewiss Stadium lo ha Samir Handanovic, che ha chiuso alla grande su Pessina e Muriel, permettendo così ai suoi di non perdere terreno nei confronti dei cugini rossoneri. D'altronde un capitano deve dare l'esempio... A dieci anni dal suo sbarco in nerazzurro, Handanovic sta vivendo il suo momento d'oro all'Inter, visti i due trofei messi in bacheca negli ultimi mesi (scudetto e Supercoppa) dopo una lunghissima attesa. Ora l'obiettivo è appuntarsi al petto un altro tricolore, quello della seconda stella: farlo da capitano avrebbe un sapore ancora più speciale. L'eventuale scudetto potrebbe anche mettere nelle mani del portiere sloveno qualche carta in più in fase di trattativa per il rinnovo. A 38 anni Handanovic non si sente un pensionato, dunque le sue intenzioni sono di capire cosa il club abbia in mente per il futuro. Se l'arrivo dell'ex Ajax Onana non preclude ad un suo utilizzo da titolare, allora gli incontri con la dirigenza nerazzurra prenderanno una certa direzione altrimenti, con il contratto in scadenza a giugno, Handanovic potrebbe cercare qualche altra squadra che gli dia fiducia. Inutile dire che l'Inter preferirebbe tenerlo, sia perché garantisce ancora un rendimento di alto livello, sia perché nello spogliatoio, al di là della fascia da capitano, si è ritagliato un ruolo da leader. Alla fine del mercato di gennaio inizieranno le trattative, ma la sfida di Handanovic al suo erede Onana è già iniziata.