Correa: "Veron si complimentò con me quando seppe dell'Inter"

L'attaccante argentino ex Lazio, ancora ai box per l'infortunio alla coscia sinistra, ha parlato dei campioni nerazzurri del passato e di quel provino non andato a buon fine nel lontano 2012
Correa: "Veron si complimentò con me quando seppe dell'Inter"© Inter via Getty Images
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Ha parlato dei campioni del (recente) passato Juan Sebastian Veron e Samuel Eto’o, che l’hanno accompagnato ai suoi esordi, di quel provino alla Pinetina non andato a buon fine nel 2012, dell’amicizia con Lautaro Martinez e del suo rapporto con Simone Inzaghi. Joaquin Correa, in graduale ripresa dall'infortunio ai flessori della coscia sinistra, nel format di Inter TV “Careers” ha spaziato in lungo e in largo dagli albori al presente nerazzurro.

Correa: “Veron ed Eto’o due maestri”

Con il connazionale, fatta eccezione per il Parma, condivide praticamente tutta l’esperienza italiana: Sampdoria, Lazio e, appunto, Inter. I pensieri vanno però a quel giorno di dieci anni fa in maglia Estudiantes: “Lo sostituii in quella che, all'epoca, si pensava fosse la sua ultima presenza in campo. Per me, invece, si trattava della seconda apparizione nel calcio dei grandi. La foto di quel cambio la conservo tuttora gelosamente. Per me Veron è stato più che un grandissimo giocatore, mi ha insegnato tanto, è stato importantissimo. Quando sono arrivato all’Inter mi ha scritto dicendomi che avevo scelto la squadra giusta e io l’ho ringraziato ancora per tutto quello che ha fatto". Sull’attaccante camerunense, eroe del Triplete: “Incontrai anche lui a fine carriera, ai tempi della Samp. Fu quasi paterno, mi aiutò ad ambientarmi in Italia. Un grande uomo davvero”.

Lautaro e quel provino all’Inter nel 2012

Corrrea ha poi parlato del sottile filo che sembra unire Inter e Argentina: “Con Lautaro Martinez c’è un grande rapporto di amicizia. Giocare sempre insieme, tra club e nazionale, penso sia molto importante per la crescita reciproca. Insieme, la scorsa estate, abbiamo condiviso la grande gioia della Copa America, che mancava in bacheca da un po’”. Su Simone Inzaghi: “Mi ha sempre lasciato libero di proporre il mio calcio. In cambio, tuttavia, ha sempre chiesto grande attenzione anche alla fase difensiva”.

Poi scorre una foto che lo ritrae, nel 2012, tra Javier Zanetti e l’uruguaiano Alvaro Pereira. All’epoca l’Inter rifiutò di versare all’Estudiantes i 2 milioni richiesti dal club argentino. Quasi dieci anni dopo, il “Tucu” si trasferì in nerazzurro per 31: “Ero un ragazzino. Quella volta non andò bene, ma quell’immagine la conservo fissa, anche nella mia mente, per restare coi piedi per terra e capire quanti ostacoli abbia dovuto superare per essere qui oggi”.


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