Inter, senti Bergomi: "Dzeko e il pubblico le armi dei nerazzurri"

L'ex difensore, campione del mondo con la nazionale italiana nel 1982, ha analizzato i pericoli e le opportunità del match di Champions League contro il Liverpool
Inter, senti Bergomi: "Dzeko e il pubblico le armi dei nerazzurri"© LAPRESSE
Andrea Ramazzotti
3 min

Beppe Bergomi avrebbe giocato volentieri una gara come Inter-Liverpool, ma, anche nel pieno della sua gioventù, neppure per lui sarebbe stata... una passeggiata di salute. «Il Liverpool è forte e ha un attacco da paura» ci ha detto iniziando ad analizzare il big match di stasera.

Qual è l'insidia maggiore per i nerazzurri?

 «Si troveranno di fronte una formazione che ha ritmo, che verticalizza e sfrutta la velocità dei suoi attaccanti. Non pensate che cambi modo di giocare perché è in trasferta: in mezzo presserà e vorrà controllare la partita. Per l'Inter sarà complicato».

In mezzo al campo senza Barella come la mettiamo?

«Nicolò avrebbe fatto comodo perché in rosa un altro con le sue caratteristiche non c'è: lui abbina alla grande la fase di interdizione agli inserimenti, ha gamba, ritmo ed entusiasmo. L'Inter dovrà essere brava a sopportare il pressing degli inglesi senza perdere qualità nel palleggio. Se ci riesce, può aprirsi varchi interessanti e ripartire pericolosamente».

Chi toglierebbe al Liverpool?

«Ha una rosa da far paura ed è difficile sceglierne uno. In avanti sono tutti fenomeni, ma a me preoccupa in particolar modo Diogo Jota. Perché è quello che ha il nome meno altisonante degli altri, ma fa gol in tutte le maniere. Anche di testa. Poi, è chiaro, ci sono Mané e Salah...».

Cosa deve fare l'Inter per mettere in difficoltà il Liverpool?

«Prima cosa, sfruttare le situazioni da palla inattiva. I due difensori centrali dei Reds hanno grande struttura, ma gli altri no e Inzaghi ha ottimi colpitori di testa. Bisogna calciare bene le punizioni e gli angoli per sfruttare la differenza di centimetri. Poi non bisognerà aver paura: l’Inter ha giocato un buon calcio anche all'andata con il Real e può ripetersi. Sperando che il risultato sia diverso».

Si sbilanci, chi sarà decisivo per i nerazzurri?

«Dzeko. È un grande centravanti e lavora per la squadra. Sarà utilissimo anche stavolta».

San Siro può essere un fattore?

«Per me sì. Gli inglesi fuori casa a volte hanno sofferto. Bisogna che la gente si faccia sentire».

Tutta l'intervista sull’edizione del Corriere dello Sport – Stadio


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