Inter, centrocampo in riserva: ad Inzaghi servono alternative

Alla vigilia del derby di Coppa Italia il tecnico nerazzurro deve fare in conti con il rendimento in calo di Barella, Brozovic e Cahanoglu
Inter, centrocampo in riserva: ad Inzaghi servono alternative© Inter via Getty Images
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MILANO - Il punto di forza dell'Inter di inizio stagione rischia di trasformarsi ora nel suo punto debole. Il centrocampo nerazzurro, infatti, è apparso in sofferenza nelle ultime uscite, con i titolarissimi Barella, Brozovic e Calhanoglu che hanno fornito prestazioni decisamente sotto tono rispetto a qualche settimana fa. Vidal, Vecino e Gagliardini non hanno saputo fornire le giuste garanzie ad Inzaghi, che ha finito con lo spremere i titolari ora a corto di idee ed energie. Sono ben 39 le presenze di Barella in questa stagione, Coppe e Nazionale comprese: il centrocampista sardo ha saltato solo tre partite finora, di cui due per squalifica. Il suo rendimento ha inciso non poco nelle fortune dell'Inter e, quando ha iniziato ad accusare la fatica, i risultati hanno confermato che se lui rallenta, la squadra smette di essere arrembante. Ancora meglio ha fatto Brozovic, che ai 34 incontri (tutti da titolare) disputati con la maglia nerazzurra ha aggiunto sette presenze con la Nazionale croata. Il forcing a cui è stato sottoposto in questi mesi ha presentato il contro contro il Genoa: meno geometria del solito e tanto nervosismo, che lo ha portato ad un battibecco con Perisic. Chiari segnali di un giocatore andato in riserva sia fisicamente che mentalmente. Calhanoglu è quello che ha "riposato" più di tutti tra i tre titolarissimi della mediana interista: le 22 sostituzioni che gli ha riservato Inzaghi hanno abbassato il suo minutaggio stagionale, ma le presenze restano 31 (più sette in Nazionale). Il suo appannamento, più che nel gioco, si è notato in zona gol: nelle ultime tre gare con Napoli, Sassuolo e Genoa non ha segnato né fornito assist, rimanendo fermo a 6 reti e 9 passaggi vincenti. L'errore sotto porta a Marassi è stato il segnale più limpido che potesse dare al suo allenatore: quei tre hanno bisogno di rifiatare.


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