I ricordi nerazzurri di Adriano: "Il gol nel derby del 2006 emozione indescrivibile"

L'ex attaccante dell'Inter si è confessato a Matchday Programme alla vigilia della semifinale di ritorno di Coppa Italia contro il Milan
5) Adriano: dal Parma all'Inter per 23.4 milioni di euro© Inter via Getty Images
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Adriano Leite Ribeiro è stato il protagonista del MatchDay Programme dell’Inter alla vigilia della semifinale di ritorno di Coppa Italia contro il Milan. L’attaccante brasiliano, in nerazzurro dal 2004 al 2009, dopo l'esordio nel 2001, non ha mai affrontato i rossoneri in Coppa, competizione nella quale ha disputato 21 partite con la maglia dell’Inter, segnando otto gol e aggiudicandosi le edizioni 2005 e 2006.

Adriano e il coro speciale dei tifosi nerazzurri

L’ex attaccante anche di Parma e Fiorentina oltre che della nazionale brasiliana non ha fatto mistero di essere ancora profondamente legato all’ambiente nerazzurro: "I ricordi sono tanti, legati a partite, gol ed emozioni. Quello che mi porto ancora dietro oggi e che mi fa venire la pelle d'oca è quel coro: 'Che confusione, sarà perché tifiamo, un giocatore che tira bombe a mano...'. I tifosi interisti mi hanno sempre fatto sentire speciale".

Il ricordo del derby 2006: "In quel momento mi sentivo 'l'Inter'"

Adriano si è poi soffermato sul ricordo dello storico derby di andata della stagione 2005-'06, quando un suo colpo di testa in anticipo anche su Christian Vieri fissò il 3-2 definitivo: "Non so descriverla, quell'emozione, che sentivo amplificata proprio perché vissuta con la maglia dell'Inter. Quel giorno la sventolai, la maglia nerazzurra: eravamo io, Adriano, noi, l'Inter".

Adriano e il retroscena sul gol al Real

Alla fine però emergono eccome anche i ricordi legati alle stracittadine disputate, anche se a non essere mai dimenticato è fatalmente il primo gol...: "I ricordi migliori della mia carriera sono tutti legati all’Inter. ll primo gol a Madrid è stato speciale: Seedorf mi ha chiamato e mi ha detto di calciare. Pensai 'Questa è la mia occasione, posso dimostrare tutta la mia potenza'. E sono andato sulla palla calciando più forte che potevo. Mi hanno detto che il pallone viaggiava 178 km/h. Ma scegliere un momento è difficile, penso anche alle sfide contro il Milan, alle notti di Champions in cui mi sono esaltato".


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