Cordoba fa coraggio all'Inter: "A Bologna un altro 5 maggio? È tutto aperto"

L'ex difensore nerazzurro ritiene ancora intatte le speranze della squadra di Inzaghi di arrivare allo scudetto e rievoca il precedente dell'anno del Triplete
Cordoba fa coraggio all'Inter: "A Bologna un altro 5 maggio? È tutto aperto"© Getty Images
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Dall’euforia per le quattro vittorie consecutive in campionato, inframmezzate dal trionfo sul Milan nella semifinale di ritorno di Coppa Italia, alla disperazione per l’inattesa sconfitta di Bologna, che potrebbe aver compromesso la corsa dell’Inter verso lo scudetto della seconda stella. L’ambiente nerazzurro è ancora scosso per il ko del “Dall’Ara”, che ha impedito il controsorpasso al Milan a quattro giornate dalla fine.

Cordoba e il "fantasma" del 5 maggio: "Il Triplete ha cancellato tutto"

Oltre a Simone Inzaghi, tuttavia, a provare a risollevare il morale del gruppo ha pensato un grande ex come Ivan Ramiro Cordoba, intervistato da 'Sky Sport' direttamente dal suo 'Mitú Restaurant'. Secondo l’ex difensore colombiano, in nerazzurro tra il 2000 e il 2012 e tra i protagonisti del Triplete del 2010, il passo falso di Bologna non è paragonabile ad una delle sconfitte più celebri della storia dell’Inter, quella del 5 maggio 2002 in casa della Lazio che fece svanire uno scudetto che sembrava già vinto e che Cordoba visse dal campo: "Io ho cancellato quel giorno grazie al Triplete. Quella sconfitta fa parte di un passato che non va dimenticato perché solo attraverso le sconfitte si accresce la voglia di vincere: a noi successe così e fu ancora più bello. Le due situazioni non sono paragonabili".

"Nel 2010 aspettammo un passo falso della Roma. E fummo premiati..."

Dall'alto della propria esperienza Cordoba ha poi provato a dare qualche consiglio a allenatore e giocatori su come superare la delusione, evocando il precedente del 2010 quando l'Inter riuscì ad effettuare il sorpasso in extremis sulla Roma: "In situazioni di questo tipo c'è un enorme rammarico per il risultato, ma il giorno dopo bisogna ricompattare il gruppo. Da fuori, dirigenti e allenatore possono fare tante cose, ma gli unici che possono fare la differenza sono i giocatori, dandosi forza e stando vicino a Radu perché sono cose che capitano. Mancano quattro giornate, quattro finali da vincere e poi aspettare i risultati del Milan. Questo è un campionato atipico, può accadere ancora di tutto. La stessa cosa peraltro succedette anche a noi nell'anno del Triplete, eravamo dietro la Roma e aspettavamo un passo falso. Dovevamo vincerle tutte ed essere consapevoli di questo: lo spogliatoio attuale deve fare lo stesso".

Venezia, Cordoba e l'esonero di Zanetti: "Una sconfitta per tutti"

Cordoba, attuale consigliere delegato dell’area Sportiva del Venezia, ha poi commentato la scelta della società di esonerare Paolo Zanetti alla vigilia della partita contro la Juve: "Non si vorrebbe mai arrivare a queste decisioni, a volte lo si fa per dare una scossa alla squadra. Ci aspettiamo una scossa da parte dei giocatori. La responsabiltà è di tutti, me compreso, perché non abbiamo dato l'opportunità al mister di esprimere il suo calcio".


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