Inter, ciclone Lukaku: tutti i vantaggi del grande ritorno

Dalla svolta tattica di Inzaghi alle ricadute commerciali: Romelu di nuovo a Milano è molto più di un colpo di mercato
CHELSEA - Con la maglia del Chelsea 38 partite e 17 gol per Lukaku© Getty Images
Andrea Ramazzotti
4 min

MILANO - Big Rom si prepara a rivoluzionare il mondo Inter. Non solo in campo, ma anche fuori. Per chi si fosse dimenticato del passato, sta per indossare di nuovo la maglia nerazzurra uno dei pochi giocatori al mondo in grado di cambiare fisionomia non solo alla squadra, ma anche a tutto quello che le ruota intorno. D'accordo, il brand Lukaku non è sul livello di quello di CR7 e il belga non ha neppure i followers su Instagram di Dybala. Ciò premesso, Simone Inzaghi non ha avuto dubbi sul giocatore da chiedere come primo acquisto: Romelu Lukaku. L'allenatore di Piacenza nella sua valutazione è stato spinto da considerazioni solo tecniche; la società, che ha scelto di accontentarlo, ha detto sì basandosi anche sull'aspetto economico e sui benefici che sarebbero ricaduti a pioggia su tutto il mondo Inter. A conti fatti, aver ripreso l'ex Chelsea in prestito per una stagione, a 8 milioni più 5 di bonus, è considerato sia alla Pinetina sia in viale della Liberazione un colpo destinato a entrare nella storia del calcio mercato. Anche perché l'estate precedente era stato venduto per 115 milioni.

Ambizioni

Riportare Lukaku a Milano, è stata una grande mossa da parte del presidente Zhang. Più grande rispetto a quella fatta nell'estate 2019, quando lo pagò in tutto 75 milioni allo United. Perché più grande? Allora Suning spendeva per l'Inter, mentre adesso ha gli investimenti all'estero bloccati. Anche stavolta il numero uno nerazzurro ha ricevuto un assist decisivo dal calciatore, ma è stato aiutato pure da Tuchel, che ha ripudiato il centravanti, e dal trio Marotta-Ausilio-Baccin, che hanno messo in piedi una trattativa perfetta. Ciò premesso, va riconosciuto a Zhang di aver cambiato (se sarà solo per alcune settimane lo vedremo) la letteratura intorno all'Inter, passata da società che anche quest'anno avrebbe sacrificato uno-due big (certo che uno se ne vada, vedremo il secondo) a club capace di piazzare a fine giugno cinque colpi in entrata: Onana, Mkhitaryan, Asllani, Bellanova e il centravanti più dominante del biennio 2019-21 in Serie A. Lukaku ha già stravolto le ambizioni dell'Inter. Lo capisci leggendo i forum dei tifosi: «Se Big Rom torna, Zhang vuole vincere ancora». Difficile eccepire.

Abbonamenti: 1000 rimasti

I detrattori diranno che dopo due stagioni senza campagna abbonamenti non serviva Lukaku per far volare la vendita delle tessere stagionali. Vero, ma è innegabile che, terminata un'ottima prima fase di prelazione, la caccia all'abbonamento si è scatenata quando tutti hanno capito che il colpo Lukaku era possibile. Da lunedì la corsa è diventata un assalto: restano un migliaio di tessere in vendita e, a fronte di una domanda così travolgente, bisognerà vedere se il club deciderà di andare oltre la quota fissata di 39.000 abbonamenti, compresi quelli per sponsor, dipendenti e autorità. Con 35.000 biglietti (o meno) disponibili per ogni gara, facile immaginare che i sold out saranno parecchi. I tanti vogliono vedere dal vivo l'eroe dell'ultimo scudetto e magari del prossimo.

Marketing

La scorsa stagione la maglia di Lautaro è stata la più venduta, ma in questa stagione Big Rom punta a riprendersi il primato. Nei negozi del centro di Milano che hanno la divisa dell'Inter c'è chi già ha acquistato la nuova prima maglia facendo comporre con le lettere il nome Lukaku. Di certo Big Rom darà una spinta al merchandising nerazzurro.

Aspetto tattico

A Inzaghi piacciono il bel calcio, la costruzione dal basso, arrivare al gol con il palleggio e il 3-5-2. Difficile che stravolga il suo pensiero, ma di sicuro adesso avrà una varietà di opzioni offensive maggiore: a volte potrà arretrare un po' il baricentro per esaltare la velocità del ragazzo di Anversa sulle ripartenze, anche se è più facile che sfrutti la sua bravura di abbassare le difese avversarie (impegnandole fisicamente) per creare spazi per gli inserimenti. Qualche aggiustamento sarà inevitabile perché Dzeko è più un centravanti di manovra, che svaria su tutto il fronte, mentre Lukaku è attratto dall'area. Per azionarlo bisognerà portargli palloni di qualità con la manovra. È la sfida di Inzaghi che punta a fargli vincere la Scarpa d'Oro che ha già "regalato" a Immobile alla Lazio.


 


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