Inter, l’obiettivo di Lautaro Martinez: diventare capocannoniere

Nelle ultime quattro stagioni Martinez ha avuto una progressione costante nelle reti fino a quota 21. Inzaghi conta sui suoi gol oltre a quelli di Lukaku per dare l’assalto allo scudetto
Inter, l’obiettivo di Lautaro Martinez: diventare capocannoniere© Inter via Getty Images
Andrea Ramazzotti
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INVIATO AD APPIANO - Lautaro Martinez non vuole smettere di crescere. Il grafico dei suoi gol segnati in Serie A è tutto in salita e lui si aspetta che al termine del 2022-23 ci sia stato un altro balzo. Significherebbe essersi confermato sopra quota 20 centri in campionato e magari vincere il titolo di capocannoniere, un premio complicato da conquistare alla luce della concorrenza che ha sia in casa (Lukaku) sia fuori (Immobile, Vlahovic ecc). Il Toro però crede in se stesso: ha grandi margini di miglioramento e soprattutto non ha perso la fame di quando è sbarcato in Italia. D'accordo, adesso è titolare della Seleccion e di un grande club come l'Inter, ha in bacheca uno scudetto, una coppa Italia, una Supercoppa italiana e una Coppa America, ma non è sazio. Pensa al tricolore perso a maggio e vuole la rivincita. Prima però c'è il Mondiale in Qatar e l'occasione, con Messi al fianco, di salire sul grandino più alto. Dove Maradona in passato ha trascinato un'intera nazione diventando immortale.

Lautaro, colpo mondiale

Quando Ausilio volò in Argentina per acquistarlo dal Racing, qualcuno storse la bocca perché il ds saltò il match casalingo contro il Crotone: era il febbraio 2018 e in panchina c'era Luciano Spalletti. L'Inter anticipò così la concorrenza dell'Atletico Madrid, che aveva tentennato troppo, e del Borussia Dortmund assicurandosi per 26 milioni complessivi il talento di Bahia Blanca, la città che ha dato i natali a Daniel Bertoni e Rodrigo Palacio oltre che all'ex stella Nba Manu Ginobili. Riletta a distanza di quattro anni e mezzo, è stata un'operazione magistrale e adesso l'Inter ha in mano un attaccante potenzialmente da 100 milioni. Troppi? Aspettiamo di vedere cosa succederà in Qatar e come si concluderà il prossimo torneo di Serie A. Se l'andamento del grafico dei gol di "Lauty" sarà confermato...

Lautaro Martinez e il gioco di Inzaghi

Dicevamo del grafico. Chiudete gli occhi e fissate dei puntini nella vostra mente: 6 gol nel 2018-19, 14 nel 2019-20, 17 nel 2020-21, 21 nel 2021-22. Facile vedere la progressione, gli scatti in avanti di questo ragazzo che ha imparato a segnare in ogni modo e adesso deve solo eliminare le pause che lo portano per settimane a non battere il portiere avversario. Nell'ultima stagione, per esempio, è stato a secco in campionato da metà dicembre a marzo: troppo tempo. E nonostante ciò, è arrivato a quota 21. Un ulteriore salto di qualità può regalarglielo il ritorno di Big Rom, con il quale si intende a meraviglia. Martinez dovrà adattarsi al nuovo gioco di Inzaghi che prevede una sua maggiore partecipazione alla manovra lontano dall'area di rigore, per tenere il belga in una zona a lui più congeniale. Pensate che sia un problema? Il Toro l'ha presa come una sfida, come un modo per migliorarsi e crescere. Ed è convinto che non segnerà di meno. Inzaghi, uno che di gol se ne intende, stravede per lui e ha messo in secondo piano l'acquisto di Dybala sia per avere Lukaku sia perché sapeva che un argentino capace di fare la differenza in rosa lo aveva già, Lautaro Martinez da Bahia Blanca. Il Lecce lo guarda con un certo timore e prepara le... barricate: nel 2021-22 il numero 10 ha segnato 7 reti alle neopromosse (3 alla Salernitana e 4 all'Empoli) ed è diventato il sesto giocatore della storia nerazzurra a realizzare almeno 20 gol in un singolo torneo prima di compiere 25 anni, dopo Meazza, Nyers, Angelillo, Ronaldo e Icardi. Mica male come compagnia.


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