Inter, per Lukaku il tempo non è passato

Contro lo Spezia la prima in casa: saranno in 70.000 per il ritorno del “figliol prodigo”
Inter, per Lukaku il tempo non è passato© LaPresse
Pietro Guadagno
4 min

MILANO - Quasi tre mesi dopo, l’Inter torna a San Siro. Era il 22 maggio, ultima giornata del campionato, e contro la Sampdoria, nonostante il 3-0 finale, si consumarono le ultime ridotte speranze di strappare lo scudetto al Milan. Quel pomeriggio c’erano oltre 70.000 spettatori, come questa sera contro lo Spezia. Ma la gente, invece di lasciare lo stadio al fischio finale, rimase sugli spalti per applaudire e, comunque, celebrare i giocatori nerazzurri, capaci di portare a casa una Supercoppa e una Coppa Italia, entrambe conquistate ai danni della Juventus. Due trofei in bacheca in più, sì, ma non abbastanza per cancellare la delusione di aver mancato il bersaglio più grosso, a lungo accarezzato e poi perso anche per demeriti propri. I volti di diversi calciatori erano rigati dalle lacrime: emblematiche in questo senso quelle di Lautaro, consolato da Barella con una promessa: «Dai che ci rifacciamo l’anno prossimo».

I tifosi e Zhang 

Ebbene, quel momento è arrivato. L’Inter è ripartita da Lecce, strappando con il fiatone i primi tre punti del torneo. Oggi, invece, riabbraccerà San Siro e i suoi tifosi. Che hanno comunque accompagnato la squadra anche nelle amichevoli estive, come ha ricordato Inzaghi. «Sarà emozionante. C’è un rapporto straordinario con loro, costruito l’anno scorso. Ci hanno seguito dappertutto e anche domani (oggi, ndr) ci sarà una bellissima atmosfera», ha detto sui social del club. Il terreno di gioco, invece, Handanovic e soci l’hanno assaggiato già ieri, visto che la rifinitura è stata svolta a San Siro. Sotto gli occhi della dirigenza al completo. Anche Steven Zhang, che si è presentato con la sua 500 nerazzurra, invece che con la McLaren da 4 milioni di euro sfoggiata in vacanza sull’altopiano di Asiago.

Tante soluzioni per Inzaghi

La prima giornata, senza pareggi, è stata caratterizzata anche dalle vittorie di tutte le big. Volendo, è stato il segnale di un campionato più equilibrato. «Sarà un torneo combattuto - ha confermato Inzaghi -. Tutti giocano per vincere e diverse gare si sono decise nei minuti finali, come la nostra». Già, ma per prendersi quel successo il tecnico piacentino è dovuto ricorrere a una mossa speciale. «Dobbiamo avere tante soluzioni. Anche quella di schierare quattro punte, come sabato scorso. Ho a disposizione ottimi giocatori. E le partite cominciano con 11 titolari, ma il più delle volte sono determinanti i 5 che entrano dalla panchina».

I bomber Lukaku e Lautaro

Stasera contro lo Spezia, ovviamente, si partirà da Lukaku e Lautaro. Il primo ha subito trovato il gol, nel suo secondo debutto in nerazzurro. L’anno scorso non c’era e non ha vissuto la delusione del mancato scudetto. Il gruppo, però, gli ha trasmesso quella voglia di rivincita e così, appena arrivato, Big Rom ha subito messo in chiaro che l’obiettivo è riprendersi lo scettro di campioni d’Italia. Ora aspetta l’accoglienza di San Siro (454 giorni fa contro l’Udinese l’ultima volta), già pronto a perdonargli l’addio di un anno fa. C’è tempo per capire cosa accadrà la prossima estate, quando scadrà il prestito dal Chelsea. Intanto, un paio di rappresentanti di Roc Nation (l’agenzia che cura l’immagine di Lukaku) ieri ha fatto una visita in viale Liberazione. Lautaro, invece, è rimasto a secco a Lecce, ma è pronto a riprendersi la scena. Senza però toglierla al compagno. Quei due sanno perfettamente come condividerla.


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