Inter, difficile rinunciare a Dzeko

Inter, difficile rinunciare a Dzeko© Inter via Getty Images
Alberto Dalla Palma
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La sconfitta al debutto contro il Bayern, subito dopo il pesante ko nel derby, aveva messo l’Inter nelle peggiori condizioni per affrontare anche una partita facile come quella di Plzen, dove non erano consentiti errori di alcun genere. Ecco perché il 2-0 rappresenta un successo importantissimo, seppure abbastanza comodo, in vista dei prossimi appuntamenti di Champions. La verità, per Inzaghi, emergerà nel doppio confronto con il nuovo Barcellona di Xavi, ma intanto questi tre punti sono un passo confortante che consentirà a Simone di passare una sosta meno turbolenta del previsto, ovviamente se conquisterà un altro risultato positivo anche a Udine. Il tecnico non ha avuto paura di cambiare, anzi, ora più che nel suo recente passato si è affidato alle forze fresche arrivando anche ad esentare dalla sfida Lautaro, cioè il miglior giocatore nerazzurro per distacco, almeno in attesa della versione contiana di Lukaku.



Il debutto di Acerbi e la conferma in Europa di Onana sono due segnali che vanno interpretati. L’ex laziale, dopo qualche settimana dedicata alla preparazione e all’inserimento nel gruppo, diventerà una pedina fondamentale dell’Inter e non certo una riserva alla Caicedo, che Inzaghi aveva portato a Milano sperando di poterlo trasformare di nuovo nel dodicesimo giocatore indispensabile. Il centrale nerazzurro ha debuttato benissimo al centro della difesa, opponendosi agli attaccanti del Viktoria e trasformandosi nel regista arretrato della squadra: decine di palloni sono passati dai piedi di Acerbi in fase di costruzione. Onana, invece, ha passato una serata tranquilla ma nel finale, quando è stato sollecitato da una deviazione improvvisa, ha confermato di avere le qualità di un felino. Con Handanovic si alternerà per l’intera stagione, in attesa di salire sul trono del numero uno in un cambio generazionale ampiamento previsto.

L’uomo in più, ancora una volta, è stato Dzeko, autore di un gol (ispirato da un Correa in crescita) e dell’assist per il 2-0 di Dumfries. In attesa del rientro di Lukaku, Edin si sta ritagliando un ruolo quasi decisivo anche per la qualità delle sue giocate, che non sono mai banali: può fare il centravanti o il trequartista con la stessa facilità e sarà interessante vederlo, dopo la sosta, anche in coppia con Romelu quando Lautaro dovrà riposare. I due giganti si completano grazie al talento del bosniaco e alla prepotenza fisica del belga, qualità molto gradite a Inzaghi anche in altre zone del campo.


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