L’Inter perde i pezzi: dopo Lukaku, ko anche Calhanoglu

Una distrazione muscolare per il turco: Inzaghi spera di riaverlo (insieme a Big Rom) con la Roma
L’Inter perde i pezzi: dopo Lukaku, ko anche Calhanoglu© Inter via Getty Images
Pietro Guadagno 
3 min

MILANO - Calha stop. Il centrocampista turco, come attestato dagli accertamenti effettuati ieri, durante l'allenamento del mattino ha rimediato una distrazione muscolare al flessore della coscia sinistra. Out certamente domenica contro l’Udinese, le sue condizioni verranno verificate nuovamente la prossima settimana. In sostanza, si tratta di un infortunio simile, anche se più leggero, a quello che ha costretto Lukaku a fermarsi dopo la sfida con la Lazio. Era il 26 agosto e Big Rom ancora non è tornato a disposizione di Inzaghi, pur avendo tentato di accelerare il recupero andando per qualche giorno in Belgio per seguire un programma specifico con lo staff della sua nazionale. Da allora sono trascorse tre settimane e, a meno di sorprese, Lukaku potrà rivedere il campo nel match con la Roma del 1° ottobre, approfittando della sosta per smaltire definitivamente il guaio muscolare e mettersi in condizione.

Obiettivo Roma per Calhanoglu

La sosta, evidentemente, agevolerà anche Calhanoglu, che non andrà in nazionale, ma sarà comunque una corsa contro il tempo restituirlo a Inzaghi per la ripresa. Nel caso, si slitterà al match di Champions con il Barcellona del 4 ottobre o a quello successivo, ovvero la trasferta in casa del Sassuolo (sabato 8). Ovviamente, il recupero non è uguale per ciascun giocatore. C’è chi fa più in fretta e chi impiega più tempo. A vantaggio del turco c’è una muscolatura meno pesante rispetto a quella di Lukaku, per cui c’è voluta molta attenzione. La certezza, però, è che in casa nerazzurra non si vuole correre alcun rischio. Il calendario è troppo intasato di impegni per permettersi di correre ulteriori pericoli. Calhanoglu è una perdita pesante per Inzaghi, ma la rosa di quest’anno concede più di una soluzione. Di sicuro qualcosa dovrà cambiare nei piani del tecnico, perché il turco era partito in panchina contro il Viktoria Plzen proprio per ritrovare un posto da titolare domenica con l’Udinese. E allora a chi toccherà?

Tocca a Gagliardini?

La scelta più ovvia sembra quella di confermare Mkhitaryan, ingaggiato questa estate proprio per avere un’alternativa a Calhanoglu con caratteristiche più simili. L’armeno, però, è reduce dai 72’ disputati in terra ceca e le sue condizioni andranno verificare in questi giorni. Peraltro, Inzaghi potrebbe puntare su un’impostazione tattica differente, preferendo almeno all’inizio un elemento più fisico come Gagliardini. E, in questo senso, c’è un precedente che potrebbe essere indicativo. Nel match al Friuli dello scorso campionato, infatti, Calhanoglu era squalificato e, per sostituirlo, il tecnico nerazzurro aveva scelto proprio l’ex-Atalanta. Mkhitaryan, dunque, diventerebbe una carta da giocare nel secondo tempo. Per la verità, sulla carta, ci sarebbe anche una terza opzione, vale a dire Asllani. Ma Inzaghi, a domanda specifica, ha precisato di considerarlo il vice-Brozovic e non una potenziale mezz’ala in più per le rotazioni mediana. Non a caso, a Plzen, per il suo esordio in Champions, è entrato al posto del croato. Certo se Inzaghi pensasse di preservare quest'ultimo in vista della Roma, essendo già diffidato, allora l’ex-Empoli potrebbe comunque avere qualche chance. 


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