Inter-Roma: fiducia e Lukaku, la ricetta-rilancio di Inzaghi

Momento negativo ma la partita con la Roma può essere il crocevia: in caso di ko la posizione del tecnico diventerebbe meno solida
Inter-Roma: fiducia e Lukaku, la ricetta-rilancio di Inzaghi© Inter via Getty Images
Pietro Guadagno 
4 min

MILANO - Lukaku sì, Brozovic no e Calhanoglu forse. Sarà un’Inter diversa quella che scenderà in campo dopo la sosta. Inzaghi ritroverà Big Rom, non avrà il croato perché squalificato e spera di recuperare il turco. Anche altro, però, potrebbe accadere, in base a come rientreranno i vari nazionali, ma anche in relazione a ciò che il tecnico nerazzurro ha visto e “raccolto” in queste prime partite di stagione. Inutile nascondere che la sfida con la Roma è assai delicata. E non solo perché dall’altra parte ci sarà Mourinho. L’Inter ha la necessità di rilanciarsi: una vittoria, quindi, restituirebbe una buona dose di tranquillità. D’altra parte, un risultato negativo non farebbe altro che aumentare il livello (già alto) di tensione, deprimerebbe ulteriormente l’ambiente e, inevitabilmente, renderebbe meno solida la posizione di Inzaghi. L’idea di esonero non viene presa in viene presa in considerazione né dalla proprietà né dalla dirigenza, ma un’altra sconfitta, soprattutto se accompagnata da un’altra prestazione negativa, implicherebbe nuove riflessioni.

Il confronto dirigenza-allenatore

Marotta e Ausilio, comunque, non vogliano far mancare il proprio appoggio a Inzaghi. E, infatti, oggi saranno alla Pinetina per affrontare insieme la situazione, dopo i contatti telefonici di questi giorni. Si parlerà, evidentemente, dei problemi emersi in queste settimane e di come uscirne. La dirigenza aveva provato ad intervenire già dopo la sconfitta con il Bayern, chiamando a raccolta, oltre al tecnico e al suo staff, anche i giocatori. Era stato un modo per responsabilizzarli, chiedendo loro di tirare fuori criticità e difficoltà. L’effetto sono state le vittorie con Torino e Viktoria Plzen, ma poi è arrivata la sconfitta con l’Udinese... Ora, anche a causa dell’assenza dei nazionali - solo 8, compresi 2 portieri, i giocatori della prima squadra al lavoro alla Pinetina -, il confronto sarà circoscritto. A Inzaghi verrà ricordato che l'inizio di Conte, nell'anno dello scudetto, era stato molto simile e quindi che ci sono tutti i margini e le possibilità per recuperare. Occorrono, però, piani precisi per rimettersi in pista: ad esempio, su come blindare la difesa e su come migliorare la condizione atletica (non è una questione di quantità di corsa ma di brillantezza). E c’è da credere che il tecnico verrà pure invitato, per il bene della squadra, a prendere anche decisioni forti, qualora lo ritenesse necessario.

Le scelte di Inzaghi

La buona notizia per Inzaghi è che, a meno di sorprese, tornerà a disposizione Lukaku. Ieri, il totem belga ha proseguito con il suo programma personalizzato sul campo, ma la prossima settimana è previsto il suo rientro in gruppo: a quel punto, il lavoro sarà finalizzato al ritorno in campo, possibilmente dall’inizio. Non potrà essere al massimo, ma anche con la sola presenza può fare la differenza. E Inzaghi si augura possa riaccendere pure la scintilla di Lautaro, spenta ormai dal 30 agosto. Mancherà, invece, Brozovic, fermato dal Giudice Sportivo. Sembra quindi scoccata l’ora di Asllani. Non trovasse spazio nemmeno stavolta, è chiaro che si scatenerebbero nuovi dubbi, tanto più che è tutt’altro che sicuro il recupero di Çalhanoglu. Attenzione poi alla difesa, con la probabile terza esclusione consecutiva di De Vrij, a vantaggio di Acerbi. Infine, c’è la speranza è che Mancini e la Nazionale aiutino Barella e Bastoni a ritrovare sintonia e coesione. Sono elementi fondamentali, ma tra le cause di questo avvio stentato c’è anche il loro rendimento sotto media.  


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