Inter, Lautaro ritrova il gol: la Roma è avvisata

Non segnava da un mese, l’aria della Nazionale l’ha rigenerato. Una rete e tante giocate decisive
Inter, Lautaro ritrova il gol: la Roma è avvisata© Getty Images
Pietro Guadagno
4 min

MILANO - Non segnava dal match con la Cremonese. Era il 30 settembre: quasi un mese fa. Cinque gare senza lo straccio di un gol, dopo il tris confezionato nelle prime 4 giornate. Lautaro è tornato a fare centro proprio nella notte italiana tra venerdì e ieri, solo che c’è riuscito con la maglia dell’Argentina. Il suo è stato il primo sigillo del comodo 3-0 con cui la Seleccion ha “regolato” in amichevole l’Honduras. Per il resto ci ha pensato Messi. La prestazione del “Toro”, però, non si è limitato alla rete (la decima nelle ultime 14 uscite con la sua nazionale), peraltro tipica del suo repertorio da centravanti d’area di rigore: nei 45’ in cui è rimasto in campo, infatti, ha partecipato alla manovra, ha messo in mostra alcune giocate e, per l’ennesima volta, ha convinto la critica del suo paese. Che non prende nemmeno in considerazione di mettere in discussione il suo ruolo di titolare in vista del Mondiale in Qatar. Ora, insieme agli altri nazionali argentini, lo attende un’altra amichevole con la Giamaica e poi potrà tornare da Inzaghi.

Discontinuità

E la speranza del tecnico nerazzurro è chiaramente quella di ritrovare un “Toro” ricaricato, pronto ad incornare la Roma alla ripresa. L’astinenza dell’argentino è coincisa con l’assenza di Lukaku. E il doppio stop, rispettivamente dal tabellino e dal campo, ha inevitabilmente inciso nelle fortune interiste, visto che in queste 5 gare sono arrivate ben 3 sconfitte: Milan, Bayern e Udinese. Quasi un fantasma in Friuli (ma non lo è stato soltanto lui…), non si può dire che nelle altre partite Lautaro abbia giocato male. Basti pensare a come ha tenuto in piedi i compagni contro il Torino, anche se poi la zampata decisiva al 90 l’ha rifilata Brozovic. L’Inter, però, aveva e ha bisogno dei suoi gol, non solo di buone prestazioni. L’argentino aveva chiuso lo scorso campionato con 7 reti nelle ultime 7 giornate, toccando quota 21 nel torneo, il top da quando è sbarcato in Italia. Ma ecco che si è ripresentato un altro dei suoi periodi di “secca”. Non sono una novità, anzi: si tratta proprio di un suo difetto, il più difficile da cancellare. Ad esempio, nel campionato passato, tra febbraio ed aprile trascorse 12 giornate segnando soltanto in una partita, contro la Salernitana. E poco conta che in quell’occasione firmò una tripletta. Anche tra ottobre e novembre andò più o meno allo stesso modo: 7 gare a secco.

La certezza

Insomma, è ancora un “Toro” sulle montagne russe. Come l’ultima Inter, del resto. La Roma, alla ripresa, è l’opportunità per rimettersi in carreggiata. Non si può dire, però, che la squadra giallorossa sia il suo bersaglio preferito. In 8 incroci, infatti, l’ha “castigata” soltanto una volta, l’ultima, sigillando il 3-0 di San Siro dello scorso 23 aprile. D’altro canto, però, non ha mai perso, mettendo insieme 3 vittorie e 5 pareggi. Lautaro potrà allenarsi alla Pinetina soltanto giovedì prossimo. Contro la Giamaica (mercoledì alle 2 italiane) dovrebbe giocare soltanto uno spezzone e, in ogni caso, la stanchezza da superare sarà principalmente quella del viaggio. A meno di sorprese, comunque, non ci sono dubbi sulla maglia da titolare contro la Roma. Tanto più che certezze assolute sulla disponibilità di Lukaku non ne esistono ancora: occorrerà attendere un ultimo esame di controllo per avere il via libera. Anche Dzeko sarà reduce dagli impegni con la Bosnia. E Correa è insieme al “Toro”, ma non certo nelle stesse condizioni psicofisiche dopo le ultime deludenti apparizioni in nerazzurro. E con la Seleccion, dopo essere stato provato assieme a Lautaro alla vigilia contro l’Honduras non era nemmeno in panchina...


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Inter, i migliori video