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MILANO - Stamani alle 10 nella sede di viale della Liberazione (alcuni membri saranno collegati in video conferenza; presenti fisicamente il presidente Zhang e gli ad Marotta e Antonello) andrà in scena il cda nerazzurro che approverà il bilancio consolidato del 2021-22 con una perdita di 140 milioni. Il passaggio successivo sarà il via libera dell'assemblea degli azionisti, che verrà convocata a fine ottobre. Per l'Inter il passivo in tripla cifra non è una sconfitta economica visto che il progresso rispetto al 2020-21 è netto: si è passati da - 245,6 a -140. A far pensare positivo è soprattutto l'ultimo dei ricavi, cresciuti di 75 milioni rispetto al 2020-21 quando però c'era la "coda" delle coppe europee 2019-20 concluse ad agosto inoltrato a causa dell'emergenza Covid (gli uomini di Conte disputarono e persero la finale di Europa League). In realtà, dunque, l'impennata delle revenues è anche maggiore. Un dato che fa sorridere.
Che crescita
Gli attuali ricavi si attestano intorno a quota 440 milioni e, anche se comprendono le cessioni di Lukaku e Hakimi, si tratta di un numero importante, che certifica quanto il motore nerazzurro si sia rimesso in moto dopo la pandemia. Un aspetto che fa ben sperare se si considera che la passata stagione la biglietteria è stata aperta senza limiti sono da primavera in poi, mentre quest'anno (gli effetti si sentiranno nel prossimo bilancio), l'Inter viaggia a una media di 70.000 presenti a incontro, con 40.000 abbonati in campionato. Le possibilità di un'ulteriore crescita ci sono, dunque, sempre che il cammino in campionato e in Europa porti gli stessi introiti e che venga trovato un nuovo sponsor di maglia visto che DigitalBits è inadempiente e, senza colpi di scena, sarà a breve sostituito.
Zhang ricapitalizza
Il passivo dell'Inter sarà ricapitalizzato dal presidente Zhang che sosterrà il gruppo e garantirà la continuità aziendale. Come? Con un assegno da oltre 100 milioni, probabilmente provenienti dal prestito ricevuto dal gruppo Suning nell'estate 2021 dagli americani di Oaktree. Per l'Inter una simile iniezione di liquidità è utilissima anche se nei prossimi mesi, continuando l'autofinanziamento, sarà necessario cedere almeno un top player per rispettare le direttive sul bilancio volute dal presidente (saldo della campagna trasferimenti tra i 60 e gli 80 milioni). Il tutto al netto del discorso sull'arrivo di un nuovo partner al posto di LionRock o di un nuovo investitore che acquisti la maggioranza delle azioni.