Inter, rimonta prima del Qatar: il piano di Inzaghi

Prima dello stop 6 gare tra cui gli scontri diretti con Juve e Atalanta: l'allenatore punta a dimezzare l’attuale -8 dal primo posto
Inter, rimonta prima del Qatar: il piano di Inzaghi© EPA
Pietro Guadagno
4 min

MILANO - L’ ebbrezza Champions deve essere rapidamente smaltita, perché ora c’è un campionato da riprendere in mano. Oggi pomeriggio contro il Sassuolo, infatti, comincia il tentativo di risalita dell’Inter. Sono 8 i punti di distacco rispetto a Napoli e Atalanta che guidano la classifica: un solco importante, ma non certo decisivo. Basti pensare che nello scorso torneo la distanza dalla vetta della banda Inzaghi è stata di 7 lunghezze (quindi solo una in meno rispetto ad oggi) fino alla 13ª giornata. Poi, battendo proprio i partenopei, e approfittando dello stop del Milan (allora erano loro in vetta), cominciò la rimonta nerazzurra. Una rimonta talmente lanciata che i nerazzurri si presero la vetta già prima della fine del girone di andata, accumulando pure 4 punti di vantaggio. Vero che, perso il derby, cominciò una crisi che, nei fatti, ha finito per consegnare il titolo al Milan. Anche il controsorpasso, però, è una prova per non considerare i giochi già fatti, anzi. Peraltro, è convinzione comune che, dopo il Mondiale, quindi alla ripresa di gennaio, comincerà un nuovo torneo, in cui avranno sicuramente incidenza proprio le fatiche della competizione iridata.

Tabella di marcia

Ecco perché l’obiettivo attuale dell’Inter è quello di accorciare la classifica prima dello stop. Mancano 6 gare, all’interno delle quali, l’Inter avrà due scontri diretti: il primo in casa della Juventus e il secondo a Bergamo, con l’Atalanta. In aggiunta, oltre al Sassuolo, questo pomeriggio, anche le sfide con Salernitana, Fiorentina, Sampdoria e Bologna. Ridurre il distacco a 4-5 punti entro il 13 novembre, quando il campionato si fermerà, sarà già considerato un risultato positivo. Anche perché, alla ripresa, è subito in calendario il big-match con il Napoli a San Siro. Come premesso, il successo sul Barcellona ha restituito convinzione e fiducia all’ambiente nerazzurro. Inzaghi, però, già nelle interviste post-gara ha avvertito tutti: «Non abbia fatto niente». Facile intuire il significato di quelle parole: una semplice vittoria non può cambiare la situazione, se non diventa la prima di una serie di prestazioni di livello. Insomma, la continuità prima di tutto. E da questo punto di vista, quello contro il Sassuolo, è uno snodo fondamentale. Inciampare nuovamente, infatti, farebbe ripiombare i nerazzurri nel baratro. Conquistare i 3 punti, invece, alimenterebbe la fiamma dell’ambizione-scudetto.

Incroci e ricorsi

C’è un precedente, peraltro, che accende le speranze. Proprio al Mapei Stadium, due anni fa, Conte decise di cambiare la sua Inter, abbassandone il baricentro per sfruttare le ripartenze e accendere la potenza di Lukaku. Ebbene, da quel momento (3-0 il risultato finale di una gara senza storia) cominciò una cavalcata che permise alla squadra nerazzurra di conquistare il suo 19esimo scudetto. Beh, volendo anche Inzaghi, con il Barcellona ha scelto un’impostazione prettamente difensiva. Evidentemente, è dipeso innanzitutto dal valore e dalle caratteristiche dell’avversario. È stata la dimostrazione, però, che si può indossare anche quel tipo di abito, almeno in certe situazioni. Un abito che potrebbe risultare particolarmente utile quando rientrerà Lukaku. Ma chissà che un’Inter più accorta, attenta e compatta non si vede già questo pomeriggio. A proposito di precedenti, ce n’è anche un altro con il Sassuolo decisamente meno positivo, che risale allo scorso febbraio, ma al match di San Siro. In quel frangente, approfittando di una squadra nerazzurra, forse un po’ troppo sbilanciata, i neroverdi fecero 2 gol già nel primo tempo e si presero i 3 punti. Quello fu anche il momento più nero della crisi interista, che poi si trascinò per altre 3-4 partite. Chissà, allora, che non serva come lezione. E che Reggio Emilia possa tornare ad essere il teatro di una svolta nella stagione nerazzurra.


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