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Robin Gosens doveva essere l'erede di Ivan Perisic. Doveva. In pochi mesi ha perso tutto: non è titolare nell'Inter, ha poca fiducia in se stesso e ora vede allontanarsi anche la convocazione con la Germania per i Mondiali in Qatar. Il commissario tecnico tedesco, a settembre, era stato chiaro: se giochi con continuità, ti convoco. Peccato che siano 45 giorni che Gosens non è titolare, superato a tutta birra da un super Dimarco. Nel frattempo, ha giocato scampoli di partite e neanche la rete segnata al Camp Nou di Barcellona ha cambiato la sua storia.
Gosens: a gennaio aria di addio
Nell'Atalanta Gosens era stato letteralmente un crack, tanto da diventare di prepotenza anche titolare della Germania. Quando arrivò la chiamata dell'Inter, seppur infortunato, per Robin sembrava la naturale evoluzione di carriera: in una grande per esplodere definitivamente. Preso per poco meno di 27 milioni, complice proprio l'infortunio e la presenza di Perisic, iniziò un periodo di apprendistato, che sarebbe dovuto finire con l'addio di Ivan il terribile. Non è stato così.
Ritardo di condizione all'inizio, poi il già citato Dimarco. Gosens è scivolato sempre di più ai margini, tanto è vero che la sua cessione pareva fatta già ad agosto. È rimasto, ma l'ultima da titolare è la trasferta di Champions contro il Viktoria. Anche oggi contro la Sampdoria è favorito Dimarco. Forse giocherà a Monaco contro il Bayern in una partita che sarà più una passerella.
Tanti, troppi fattori: e ora gennaio si avvicina. Dopo il Mondiale, Gosens potrebbe partire e forse tornare in patria per riprovare a scalare posizioni. Non sarà semplice la cessione per i nerazzurri, però, visto che Gosens sarà a bilancio per 21,5 milioni di euro.