Curva Nord svuotata: sintonia tra Inter e Figc

La condanna della società: «Solidarietà ai tifosi costretti a rinunciare alla partita». Gravina: «Il club collabora con la Digos»
Curva Nord svuotata: sintonia tra Inter e Figc© ANSA
Giorgio Marota
4 min

Una curva che si è svuotata a forza di spintoni e minacce dopo la morte del capo ultrà interista Vittorio Boiocchi, ucciso in un agguato alla periferia di Milano. «O uscite o vi picchiamo», «te ne vai, sennò ti spacchiamo la faccia» e altri inviti poco ortodossi a lasciare la Curva Nord hanno caratterizzato, secondo le tante testimonianze di tifosi sotto shock, un sabato sera di ordinaria follia a San Siro. Fatti che «restituiscono una brutta immagine» del nostro calcio secondo il presidente della Figc Gabriele Gravina, il quale ha espresso la sua condanna a margine del consiglio federale di ieri. Al momento non sembrerebbero però esserci elementi per avviare un'indagine penale. A parte le denunce via social e a mezzo stampa, alla polizia non sarebbero infatti pervenuti "atti formali" necessari all'apertura di un fascicolo. La Digos sta comunque esaminando i video, anche in vista dell'emissione dei Daspo. 

Inter, individuati gli ultrà che hanno costretto i tifosi a lasciare la Curva Nord

Esimenti

Il silenzio, poi il vuoto, infine la rabbia di chi si è sentito obbligato a lasciare la Curva durante l'intervallo di Inter-Sampdoria: la morte del 69enne, con diversi precedenti penali e 10 condanne definitive, è diventata un caso internazionale. «Ho parlato con Marotta, mi ha detto che la società è a disposizione e sta mettendo al servizio della Digos tutte le immagini» ha spiegato Gravina. Nel codice di giustizia sportiva della Federcalcio da qualche anno sono state introdotte le cosiddette "esimenti" per chi collabora con le autorità sia nell'ambito della prevenzione sia nell'identificare «i propri sostenitori responsabili delle violazioni, anche mediante l'utilizzo a spese della società di tecnologie di video-sorveglianza». L'Inter, quindi, non dovrebbe rischiare nulla in termini di responsabilità oggettiva. 

L'Inter condanna la Curva Nord: "Solidali con i tifosi costretti a uscire dallo stadio"

Condanna

Dopo un giorno di riflessione, la società ieri pomeriggio ha preso posizione sulla vicenda con un comunicato ufficiale nel quale condanna «con fermezza qualsiasi episodio di coercizione avvenuto sabato sera al secondo anello verde dello stadio di San Siro. Il club, che in ogni sede lotta contro ogni tipo di violenza, ribadisce i valori essenziali di fratellanza, inclusione e antidiscriminazione ed esprime la sua totale solidarietà nei confronti di quei tifosi che sono stati costretti a rinunciare a ciò che tengono di più: l’amore e la passione per l’Inter». L'Inter ha ricordato il suo impegno «nel rafforzare il presidio di sicurezza e di sorveglianza all’interno dello stadio» e ha ribadito «la sua totale collaborazione con le Forze dell’Ordine». Per il momento nessun riferimento a eventuali rimborsi per i fan, un procedimento che sarebbe di difficile attuazione considerato anche che alcuni sono riusciti a spostarsi in altri settori e che in Curva Nord sono tutti abbonati. Della questione si era interessato anche il nuovo ministro dello Sport, Andrea Abodi, che domenica ha risposto così a un utente su Twitter: «Quello che è successo è inaccettabile. Sono certo che saranno presi immediati provvedimenti». Intanto il pm Paolo Storari, che coordina le indagini sulla morte di Boiocchi, ha disposto l'autopsia. Al momento non si esclude nessuna pista.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Inter, i migliori video