Il calcio italiano e i giovani: la frecciata di Onana

Il portiere dell'Inter, pronto per i Mondiali con il Camerun, ha fatto un bilancio dei primi mesi della nuova avventura in nerazzurro
Il calcio italiano e i giovani: la frecciata di Onana© Inter via Getty Images
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Dopo appena tre mesi di stagione André Onana ha già superato, a livello di club, il numero di presenze totali racimolato nella scorsa annata: 13 contro 10, come inevitabile che fosse dal momento che la stagione 2021-’22 è stata tormentata per il portiere camerunese, tra la fine della squalifica per doping e le tante panchine vissute nell’Ajax dopo la scelta di firmare con l’Inter a parametro zero.

Il sogno Mondiale di Onana: "Pronti a dare tutto per il Camerun"

A Milano l’apprendistato di Onana è durato poco, dato che Inzaghi lo ha sempre schierato da titolare in Champions League e che in campionato il passaggio del testimone con Samir Handanovic si è registrato già a ottobre. Non era scontato considerando che si sta parlando del capitano della squadra, che non ha di fatto mai saltato una gara per scelta tecnica nella propria lunga carriera in nerazzurro. Onana è riuscito nel miracolo, un motivo in più per sognare un Mondiale da protagonista con il suo Camerun, come svelato in un’intervista al canale YouTube di Rinat, l’azienda che fornisce i guanti da gioco all'estremo difensore nerazzurro: “Giocare un Mondiale è il sogno di tutti i calciatori. Ho lavorato una vita intera per essere qui. Sappiamo tutti che sarà dura, ma faremo di tutto per andare avanti. Per i nostri tifosi è una festa già esserci, ma secondo me possiamo fare grandi cose. Se perderemo sarà solo perché gli altri saranno stati più forti di noi”.

"Serie A? In Italia ti considerano un bambino a 26 anni..."

Nel corso dell’intervista Onana ha però lanciato una frecciata al calcio italiano, in particolare allo scarso coraggio nel lanciare i giovani: “Io a 19 anni ero titolare nell’Ajax, in Italia ti considerano ancora un bambino anche se ne hai 26”. Solo buone impressioni, però, almeno al momento, sulla nuova avventura in Serie A e sull’Inter e sul rapporto con Handanovic: "Non devo dire io come si sta a Milano. Mi sono ambientato bene, anche perché avevo già vissuto in Spagna, a Barcellona. Sono città molto simili, mi sento a casa. Samir è un grande portiere, a 38 anni sta facendo ottime cose e questo è il segreto per giocare tanti anni ad alti livelli".

Onana e il mito Neuer: "È unico"

Onana ha poi riavvolto il nastro della propria carriera, dai primi passi al Barcellona al passaggio all'Ajax, per poi svelare i propri modelli: "Alla Masia era tutto bello, lasciare Barcellona per l'Ajax all'inizio fu difficile. Ero giovane, il paese è completamente differente a livello climatico e c'erano anche tante differenze circa il modo di fare calcio, ma alla fine posso dire che ne è valsa la pena. Il mio idolo da bambino era mio fratello maggiore che faceva il portiere, quindi non ho mai avuto dubbi sul ruolo... Da piccolo i riferimenti erano Iker Casillas e Victor Valdes, ma poi il ruolo del portiere è cambiato e quando vidi giocare Neuer mi dissi che volevo diventare come lui...".


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