Inter, il lato oscuro di Simone Inzaghi

I numeri non sempre sono dalla parte dell’allenatore, ma la squadra è ancora in corsa per tanti obiettivi
Inter, il lato oscuro di Simone Inzaghi© ANSA
Giorgio Coluccia
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MILANO - Serve una ripartenza slanciata per dimenticare l’ultima sconfitta patita contro l’Empoli e non mettere a repentaglio la zona Champions. La reazione del gruppo può guidare questa Inter a un pronto riscatto con la speranza di cancellare una sorta di maledizione. Il rendimento nel girone di ritorno - a punti fatti - di Simone Inzaghi necessita di una sterzata e la squadra dovrà aiutare il proprio tecnico a spezzare la maledizione a colpi di risultati. In carriera il tecnico piacentino ha sempre fatto meglio all’andata rispetto a quanto raccolto dopo il giro di boa. E a fare eccezione c’è solo un “pareggio”: risale alla stagione 2020/2021, con 34 punti equamente divisi tra andata e ritorno nella sua ultima annata alla guida della Lazio. Quest’anno dopo 19 partite i punti sono 37, ma i tifosi interisti potrebbero preoccuparsi per il pesante divario che ha più volte caratterizzato alcune stagioni, tra cui quella 2017/2018 (40 e poi 32) oppure quella dell’anno scorso (46 e poi 38 con strada spianata per i cugini del Milan). Con tanti indizi a disposizione non può certo essere una casualità e potrebbero avere il loro peso anche le modalità di una preparazione differente che alla lunga distanza svuota il serbatoio in modo così vistoso.

Tanti obiettivi

Di certo la stagione attuale è fuori dal comune, vista la sosta di oltre 50 giorni imposta dal Mondiale tra novembre e dicembre e considerato l’affollamento in zona Champions che non perdonerà i passi falsi. Inoltre l’Inter è ancora in corsa in Champions League, in Coppa Italia e in campionato non può permettersi - sul piano finanziario e non solo - di fallire l’assalto a un obiettivo minimo come il quarto posto. Sul piano dei punti fatti a Lautaro e compagni servirà un’accelerata nel girone di ritorno, posto che il mischione attuale toglie ogni riferimento con cinque squadre racchiuse in un fazzoletto di tre punti, dai 38 del Milan ai 35 dell’Atalanta, senza dimenticare la variabile Juventus e i propositi di rimonta. Ogni stagione (questa più che mai) vive una storia a sé e per la Champions risulta difficile fare una media punti standardizzata, dal momento che l’anno scorso ne sono serviti 70 mentre nelle due stagioni precedenti si era impennata fino a quota 78. Non a caso uno dei primi a fissare un tetto per il quarto posto è stato il tecnico juventino Allegri, che ha cerchiato di rosso i 71 punti da centrare a inizio giugno a campionato finito per volare ai prossimi gironi di Champions. Se così fosse a Inzaghi ne servirebbero altri 34, ma nulla esclude di dover far meglio dei 37 conquistati nel girone d’andata. Per spezzare una maledizione e cancellare gli scenari peggiori.


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