MILANO - Si scalda Brozovic. La novità per la Juventus potrebbe essere proprio il croato. Una scelta che, nel caso, nascerebbe dalla necessità di gestire le forze a centrocampo, nella prospettiva di un mese di aprile letteralmente di fuoco per l'Inter. Se Calhanoglu, in questo momento è imprescindibile, a restare in panchina sarebbe uno tra Barella e Mkhitaryan. Quest’ultimo è una sorta di highlander: è reduce da 19 gare consecutive da titolare, le prime 3 per concludere il 2022 e le successive 16 per iniziare 2023. Logico che possa accusare un po’ di stanchezza. Anche se, per la verità, martedì al Do Dragao si è notato poco, tanto da correre fino al 97’. Rispetto all’armeno, infatti, è apparso in maggiore difficoltà proprio Barella. Non a caso sostituito per l’ultimo scorcio di gara. Il centrocampista sardo non era troppo convinto quando ha visto il cartello del cambio (era accaduto anche a La Spezia), ma un paio di errori in mezzo al campo, che hanno consegnato agli avversari palloni pericolosi, sono stati la spia di una mente non più così lucida causa serbatoi esauriti.

Meglio in corsa
Insomma, stasera Brozovic potrebbe avere una nuova occasione, dopo che le sue ultime uscite da titolare sono concise con due sconfitte, prima a Bologna e poi a La Spezia. Da quando è rientrato dopo l’ultimo guaio fisico, il croato ha fatto sempre meglio a gara in corso. E ormai il cambio di gerarchia in cabina di regia, con la promozione di Calhanoglu, si può dare per consumato. Tanto che il numero 77 pare destinato a fare le valigie la prossima estate, nonostante il contratto rinnovato un anno fa fino al 2026. Le sue qualità, comunque, sono fuori discussione e, in ogni caso, non possono essere scomparse improvvisamente. Per Inzaghi sarebbe importante se tornasse ai suoi consueti livelli e allora il match con la Juve potrebbe davvero servire per riaccendere la sua luce. Ne ha già affrontate tante di sfide contro i bianconeri, addirittura 20, con un bilancio per forza di cose negativo: 5 vittorie contro 10 sconfitte. Ma è stato uno dei grandi protagonisti degli ultimi trionfi in Supercoppa e in Coppa Italia. E chissà che Inzaghi non tocchi proprio su questo tasto nel momento in cui dovesse affidargli una maglia da titolare.
Scelte obbligate
Ad ogni modo, quello a centrocampo è il dubbio più corposo in vista di questa sera. In attacco, infatti, anche le prove di ieri pomeriggio, hanno rafforzato l’idea che toccherà alla coppia Lautaro-Lukaku. L’emergenza, evidentemente, è in difesa, con i forfeit di Bastoni e Skriniar. Con Darmian a ancora braccetto destro, al centro entrerà De Vrij, mentre Acerbi verrà dirottato a sinistra. Difficile prendere in considerazione D’Ambrosio come alternativa, visto che, non essendoci Gosens, gli toccherà dare il cambio a Dimarco nella ripresa, come accaduto contro il Porto.
Traguardo
A proposito di Gosens, il tedesco si è laureato in psicologia e lo ha annunciato tramite il suo profilo Linkedin. «Finalmente. Dopo 4 anni di duro lavoro, l'ho raggiunta: laurea in psicologia. È stato un percorso lungo, che mi è costato molta forza ed energia, perché il calcio e la mia famiglia hanno naturalmente i ruoli principali nella mia vita».