MILANO - Almeno tra i tifosi nerazzurri, Conte ha lasciato un dolce ricordo. Del resto, è stato l’allenatore dell’ultimo scudetto. Con almeno una parte della società, però, il tecnico leccese non si è lasciato bene. Quella di quasi due anni fa, infatti, è stata considerata una sorta di fuga dalle prospettive e dalle difficoltà di un mercato da cui sarebbe uscita una squadra più debole. Non a caso, furono ceduti Hakimi e Lukaku. Insomma, per richiamare Conte occorrerebbe mettere da parte l’orgoglio, dimenticandosi di essere stati “rifiutati”. Ma è uno scenario che non si può escludere.
Inzaghi, posizione a rischio
Anche perché, alla luce del percorso in campionato, la posizione di Inzaghi è tutt’altro che stabile. L’ago della bilancia è la qualificazione alla prossima Champions. Ma non è certo che sia sufficiente per la conferma. D’altro canto, però, con un bis in Coppa Italia dopo quello in Supercoppa, e magari una semifinale o addirittura una finale di Champions, sarebbe impossibile o quasi una separazione. Il contratto da oltre 5 milioni è valido ancora per un’altra stagione. E allora l’Inter sarebbe in grado di sostenere un ritorno di Conte ( a cifre più basse rispetto al passato) e pure il costo dell’addio di Inzaghi?