Inzaghi moltiplica l’Inter per due

Squadra in corsa su tre fronti, l’allenatore darà spazio a tutti: priorità a campionato (obiettivo quarto posto) e quarti di Champions, poi turnover per la Coppa Italia
Inzaghi moltiplica l’Inter per due© Inter via Getty Images
Giorgio Coluccia
4 min

MILANO - Una squadra non basta, ne servono almeno due tra ricambi in corsa e turnover inevitabile. Domani inizia il mese di aprile, per l’Inter significa l’arrivo di un tour de force con una partita ogni tre giorni fino ad arrivare a nove in trenta giorni. Sfide per niente banali, anzi sono tutte accomunate dal fatto di essere decisive per le sorti della stagione nerazzurra: da un posto tra le prime quattro in campionato ai quarti di Champions contro il Benfica, fino alle semifinali di Coppa Italia contro la Juve. Per la squadra di Inzaghi, e per la gestione delle energie del gruppo da parte del tecnico stesso, si tratta di un inedito in questa annata, visto che si era arrivati massimo a otto sfide in un mese: prima a ottobre, tra campionato e Champions, e poi a gennaio per via della Coppa Italia e della Supercoppa Italiana. Inevitabile dare fondo alla rosa a disposizione, aprendo alle rotazioni e a chi ha avuto meno minuti fin qui, a partire magari da Kristjan Asllani, dirottato sempre in panchina nelle ultime otto partite. 

Priorità

Con la squadra in corsa su tre fronti il mirino rimane puntato anzitutto sul campionato, visto che un posto tra le prime quattro è imprescindibile per dare ossigeno alle casse societarie grazie all’Europa che conta dell’anno prossimo. Le undici partite che restano in Serie A sono fondamentali per il futuro del club, la doppia sfida di Champions con il Benfica vale per il prestigio (e per un’altra fetta rilevante dal punto di vista economico), mentre la Coppa Italia viene dopo ed lì che ci sarà maggior spazio per il turnover e per chi ha giocato meno. Nel doppio incrocio contro la Juve, così come in qualche spezzone delle altre sfide, potrebbero esserci più minuti per chi ha visto meno il campo, tra cui Gagliardini e il già citato Asllani, ma anche per D’Ambrosio (vista la squalifica contro la Fiorentina in campionato), il rientrante Correa e Handanovic tra i pali, qualora dovesse essere arruolato per i 180’ contro i bianconeri. 

In bilico

Ieri Simone Inzaghi ha avuto l’intero gruppo a disposizione (inclusi Lautaro e Carboni, gli ultimi a rientrare dalle nazionali) a parte tre pedine pesanti come Skriniar, Çalhanoglu e Dimarco. Se i primi due sono alle prese con le rispettive terapie, l’esterno ha sostenuto una seduta personalizzata e soltanto oggi si deciderà se convocarlo o meno contro la Fiorentina. Sul versante sinistro Gosens sembra lanciato mentre in difesa Bastoni potrebbe dover attendere la Juve per tornare titolare. Il tour de force inizierà dal 1’ per un Brozovic alla ricerca della verve svanita così come Dzeko potrebbe mettere nel mirino la Juve per quel gol che manca addirittura dalla Supercoppa del 18 gennaio contro il Milan. Saranno scelte pesanti perché sono in tanti a sperare in un rilancio, soprattutto chi ha faticato a recitare un ruolo da protagonista fin qui. La posta in palio è altissima, prendersi la scena adesso vorrebbe dire decidere il finale di stagione interista. 


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