Lukaku in difficoltà: è stato Big Rom solo nei due anni con Conte

Nel suo primo periodo nerazzurro ha dato il meglio, adesso è un enigma
Lukaku in difficoltà: è stato Big Rom solo nei due anni con Conte© LAPRESSE
Pietro Guadagno 
3 min

MILANO - Non è un problema solo di Inzaghi. O meglio: lo è adesso per lui, ma lo è stato in passato anche per tanti altri allenatori. Già perché Lukaku al massimo del suo potenziale lo si è visto soltanto nei due anni sotto la guida di Conte. Quello era un giocatore devastante, travolgente. Non lo era quando è sbarcato a Milano, ma lo è diventato lavorando agli ordini del tecnico pugliese. Ed è chiaro che quel suo strapotere sugli avversari è rimasto negli occhi di tutti. Tanto da immaginare che sarebbe bastato riportarlo in nerazzurro per rivivere la stessa magia. Invece, il Lukaku di oggi è molto lontano dal Big Rom di solo due anni fa. Al di là di qualche segnale di crescita, è più pesante nei movimenti, non ha le stesse accelerazioni e non sempre riesce a sfruttare il fisico. In più, sbaglia gol incredibili come quello fallito contro la Fiorentina. E non può più essere colpa del grave infortunio dello scorso agosto, con conseguente ricaduta.

Ideale per Antonio

Responsabilità di Inzaghi? Del suo metodo di lavoro? Del suo stile di gioco? Forse, ma fino ad un certo punto. Perché, nemmeno prima di Conte, Lukaku aveva raggiunto certe vette. Vero che, dopo non essere riuscito ad esplodere una prima volta al Chelsea, ha avuto una stagione eccellente all’Everton, ma non era più in una big. C’è tornato subito dopo, al Manchester United, dove ad attenderlo c’era Mourinho, ma non è andata bene nemmeno in quel contesto. Numeri accettabili, anche buoni, ma certo non da top assoluto. L’Inter, insomma, è stata una ciambella di salvataggio e con Conte è stato amore a prima vista. Con quel fisico, quella potenza, quella capacità di volare a campo aperto, Big Rom era l’ideale per il gioco di Antonio. Che, a sua volta, con i suoi metodi di allenamento, con la sua cura maniacale della condizione fisica e della nutrizione, lo ha plasmato in maniera definitiva. 

Dilemma

Dopo due anni e uno scudetto vinto, però, Conte ha deciso di lasciare l’Inter. Fosse rimasto, magari, Lukaku non si sarebbe fatto sedurre nuovamente dal Chelsea. Solo che a Londra è andata peggio della prima volta: quindi, una nuova fuga, nella speranza di rinascere nuovamente in nerazzurro. A questo punto l’Inter dovrà scegliere se insistere, investendo comunque una cifra considerevole per un nuovo prestito dai Blues, oppure se rinunciare al totem belga. Un bel dilemma, insomma. E non è scontato che le ultime gare della stagione regalino la chiave per risolverlo.


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