Acerbi si racconta, dalla malattia alla Nazionale: "Gattuso se non mi vuole non è un problema. Spalletti..."
Un Francesco Acerbi autentico, commosso e a tratti in lacrime si è raccontato a cuore aperto nello studio di Verissimo. Ospite di Silvia Toffanin, il difensore dell’Inter ha ripercorso alcuni dei momenti più intensi della sua vita, dalla famiglia alla carriera, fino alle battaglie più dure affrontate fuori dal campo. Il soprannome “Leone” arriva da un vecchio amico di Pavia, ma Acerbi lo sente davvero suo: “È venuto fuori da un mio caro amico di Pavia, da lì è nato tutto. Un po’ mi ci sento. Un animale molto solitario che però sa quello che vuole. Un po’ mi ci rivedo”, ha raccontato.
Inter, le parole di Acerbi su Spalletti e Gattuso
Il classe 1988 ha commentato quanto accaduto dopo non aver risposto alla chiamata dell'ex commissario tecnico Spalletti: "Non ho mai rifiutato la Nazionale, ho rifiutato la convocazione per la partita con la Norvegia. Ma da lì a dire che non voglio più la Nazionale questo è impossibile. Se Gattuso non mi vuole, non è un problema. Il mister viene pagato per sceglie e se non mi sceglie non farò mai polemica. Spalletti non mi ha chiamato per un anno, dopo quello che ha detto non mi sembrava giusto rispondere alla convocazione. Se mi ha fatto sentire vecchio? Chi se ne frega, sarò vecchio per gli altri, non per me. Se dovessi ascoltare tutto quello che dicono avrei smesso a 21 anni, o forse non avrei nemmeno iniziato".