ROMA - La gioia per gli scudetti, il desiderio di vincere una Champions. Gigi Buffon a “Tiki-Taka” ha svelato anche un curioso retroscena di mercato: «Sono stato due volte vicino alla Roma: la prima quando poi sono passato alla Juve, la seconda 5 anni fa».
TOTTI E PJANIC - «Totti in azzurro? È stata una frase estrapolata da una mia dichiarazione a un bambino di 7 anni tifoso della Roma, ma confermo che un giocatore con le qualità di Francesco non è che si sia visto o si rivedrà tante volte. La Coppa Italia? Il Milan ha dimostrato che in una partita singola può fare risultato con chiunque e a San Siro ci ha messo in difficoltà. Pogba? E’ un avatar prestato al nostro campionato: uno strapotere tecnico, fisico e di personalità come il suo non lo avevo mai visto. Pjanic? È un avversario di grandissimo valore, uno dei più grandi talenti della Serie A».
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IL NAPOLI - «Per lo scudetto non credo sia stata decisiva la vittoria sul Napoli perché siamo più abituati alla pressione del finale di stagione e avremmo conquistato il titolo anche con un pari. Solo se avessimo perso e fossimo andati a -5 le cose sarebbero cambiate. Il Napoli ha comunque strameritato il secondo posto e ci ha impaurito a lungo. In attacco era forte anche lo scorso anno, ma in difesa è cresciuto tanto per merito di Sarri. Ad agosto la Roma era la rivale più accreditata nella corsa scudetto, ma si è un po’ persa strada facendo».
CHAMPIONS E SCUDETTO - «Non scambierei nessuno dei 9 scudetti che ho festeggiato sul campo per una Champions. Mi auguro però di avere ancora due anni di carriera ad alti livelli e mi focalizzerò su questa coppa sperando di alzarla. La Champions League per me non è un’ossessione, ma una bella esperienza che mi piace vivere perché regala emozioni uniche. Paradossalmente siamo andati più vicini a conquistarla in questa stagione che nella scorsa perché se avessimo superato lo scoglio Bayern contro le altre saremmo stati favoriti».