Dybala: «La Juventus vuole tutto. Sogno il Pallone d'oro»

L'argentino: «Battendo la Roma diamo un segnale così saremo primi anche giocando una gara in meno»
Dybala: «La Juventus vuole tutto. Sogno il Pallone d'oro»© ANSA
Antonio Barillà
3 min

TORINO - Il ritratto di Massimiliano Allegri è perfetto: Paulo Dybala ha la faccia da bambino però con lo sguardo assassino. L’allenatore sceglie l’immagine per descriverne determinazione e voglia di vincere, costanti di questa lunga intervista, tra confidenze su sogni diventati realtà - giocare con Messi, il suo idolo - e sogni che ribattezza obiettivi: la Champions perché Paulo ci crede e non vuole svegliarsi prima di Cardiff. Parla di Pogba («Ci manca, ma noi manchiamo a lui: guardate le classifiche...»), di CR7 e del Pallone d’Oro, di mamma Alicia e della fidanzata Antonella, del rapporto con i bambini e dei vecchi maestri, di Higuain che è amico e non solo gemello d’attacco, di Mandzukic che è importante quanto Gonzalo, di un tridente che non considera utopia. Parla, soprattutto, di Juve-Roma, la partitissima: di Iturbe che è fortissimo e gli spiace non trovi spazio, di Paredes che sarà il futuro della Seleccion, di Totti a cui chiese la maglia emozionato, dei sentimenti di Pjanic e delle battute su Nainggolan, soprattutto di una sfida da vincere per dare un segnale forte al campionato. Perché l’altro obiettivo, non sogno, è il sesto scudetto che varrebbe la leggenda.

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Dybala come si sente? E’ pronto a riprendere il suo posto da titolare?

«Non so se sono al cento per cento, però sto sempre meglio: giocare è il desiderio di ogni calciatore, però siamo tanti e c’è un allenatore che decide».

Ha passato un mese e mezzo senza calcio...

«Non è stato semplice. Già a Palermo mi era capitato di stare fermo tanto a lungo, ma per un giovane è dura accettarlo. Ho cercato di trasformare lo sconforto in energia per recuperare più in fretta possibile».

Contro il Toro pochi minuti nel finale le sono bastati per far vedere grandi cose...

«Mi sono rivisto in tv e la sensazione positiva del campo ha trovato conferma: sapevo che i test settimanali erano stati perfetti e avevo tanta voglia di far bene, sono sceso in campo concentratissimo per aiutare la squadra ed è arrivata una vittoria importante».

La Juventus vola, eppure non sono mancate le critiche...

«E’ un destino comune ad altri grandi club: Barcellona, Real Madrid, Bayern Monaco. Siamo primi in serie A e abbiamo chiuso in vetta il girone di Champions: cosa dobbiamo fare di più? Certo, nel gioco non siamo perfetti, ma serve pazienza perché abbiamo cambiato tanto: per fortuna abbiamo un tecnico molto bravo a inserire i nuovi nel gruppo».

Sabato affronterete la Roma: è davvero l’anti-Juve, a suo giudizio?

«La classifica in questo momento dice questo, in realtà gli anti-Juve sono tanti: vinciamo da anni ed è normale che sia così, sabato non avremo contro solo la Roma ma per noi è una carica in più».

Leggi l'intervista completa sull'edizione odierna del Corriere dello Sport - Stadio


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