CALCIO E IPOCRISIA - Dani Alves è anche molto duro con il mondo del calcio e con l'ambiente che lo circonda: "Il calcio è molto ipocrita. Per questo sono deluso. La fama fa schifo. Da piccolo mi esercitavo a fare il mio autografo per quando sarei stato famoso. Ma era l'innocenza di un bambino. In realtà, non avevo idea di cosa significasse. Ora che sono famoso, mi sono reso conto che la gente come me non è vista bene. Il calcio provoca invidia, ipocrisia e false amicizie".
RAZZISMO - Nel calcio, come nella vita, il fenomeno del razzismo è molto diffuso. Dani Alves però, invita a guardare oltre: "Se mi chiamano negro, non me la prendo. Ovvio, il razzismo è una cosa orribile. Ma dobbiamo concentrarci sulle cose positive. Non mi piace il vittimismo che esiste nella nostra società. Dobbiamo dare importanza alle cose che veramente contano".