Juventus, Emre Can: «Puntiamo alla Champions. Atletico? Rimonta emozionante»

Il centrocampista: «Sono orgoglioso di giocare con Ronaldo, è incredibile ma non si comporta da star. Il mio ruolo? Geniale la mossa tattica di Allegri. Germania? Tornerò, voglio diventare un leader»
Emre Can 8,5 Copre le spalle a Cancelo e si divide tra il ruolo di centrocampista e quello di terzo difensore. Con Spinazzola out, va a fare il terzino. Che intelligenza tattica...© Juventus FC via Getty Images
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TORINO - Il centrocampista tedesco della Juve, Emre Can, ha parlato a Sport Bild del suo momento tra Germania, Cristiano Ronaldo e i bianconeri. Queste le sue parole: "Nazionale? Non sta a me commentare la mancata convocazione, farlo spetta ad altri, ma all'estero le mie prestazioni sono valutate in modo diverso rispetto alla GermaniaObiettivi? Voglio tornare a giocare per il mio paese - rivela - ed essere un leader".

Mondiali? Giocai la finale di Champions ed ho sperato di essere convocato, così non è stato, ma accettai la decisione perchè prima sono stato indisponibile per due mesi. Resta la delusione per il fatto che nessuno dallo staff tecnico mi abbia chiamato per chiedere le mie condizioni o come stessi. La mia posizione contro l'Atletico? Non avevo mai giocato in quel modo, cambiavamo in continuazione dietro: da 3 a 4 difensori, è stata una grande mossa di Allegri, che ci ha permesso per la prima volta di ribaltare una sconfitta 2-0 in Europa.

I soldi della multa? Ronaldo li guadagna in meno di due ore

La rimonta? Al termine della partita c'era tanta emozione nello spogliatoio, raramente avevo provato una cosa simile. C'era grande pressione, da fuori non si può capire. In molti non credevano in noi, ma volevamo lanciare un messaggio a tutti: 'ci siamo ancora'. E ora puntiamo a vincerla".

In conclusione le belle parole per il suo compagno di squadra Cristiano Ronaldo: "Non valuto il gesto della sua esultanza, ma dopo quello che ha fatto Simeone all'andata credo sia autorizzato anche lui. E' un giocatore incredibile, con lui mi trovo benissimo e e sono stato contento per la sua tripletta dopo i bocconi amari che ha dovuto ingoiare all'andata. Lui è un tipo tranquillo e con i piedi per terra. Non si comporta da star, non solo con noi, ma anche con i massaggiatori e gli allenatori, è una persona normale: sono orgoglioso di giocare con lui".


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