Allegri: «Adani? Allenare non è per tutti: il calcio è arte»

Il tecnico commenta il pari nel derby della Mole: «Il Toro nel secondo tempo non ha mai tirato in porta mentre nel primo abbiamo regalato il gol»
Allegri: «Adani? Allenare non è per tutti: il calcio è arte»© Juventus FC via Getty Images
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TORINO - "Contro il Toro sarebbe stata una sconfitta immeritata, perché la squadra ha disputato una buona partita: devo fare i complimenti ai giocatori, stanno facendo una stagione straordinaria. Stiamo facendo giocare dei giovani, che sono bravi e devono migliorare, devono fare esperienza". Massimiliano Allegri commenta così  il pareggio per 1-1 contro il Torino nel derby della Mole ai microfoni di Sky Sport. Un pensiero anche al 70° anniversario di Superga: "Il Grande Torino ha rappresentato la storia del calcio, nel '43 batterono anche il Livorno - aggiunge - domani bisogna commemorare questa tragedia, che resterà sempre nella testa e nel cuore di tutti". 

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ADANI BIS - Il tecnico livornese è ritornato anche sulla lite con Lele Adani nel dopo partita di Inter-Juve della scorsa settimana: "Per quello che è successo sabato sono dispiaciuto. Quando parlo credo che come dico sempre non è tutto da buttare. Da un po' di tempo si parla dell'evoluzione del gioco, però non è neanche da buttare quello che ci hanno insegnato i vecchi allenatori. Fare l'allenatore è un mestiere difficile ma non può essere fatto solo con quello che si scrive. Bisogna avere sensibilità, percezione, capire i momenti della stagione. Questo è un messaggio che ci tengo a dire. Il calcio non è una scienza esatta, è arte".

SUL SOGNO CHAMPIONS - Chiusura finale con vista sulla prossima stagione: "Io ho un dovere verso l'azienda: portare i risultati. Con i numeri non si vince, le partite si vincono costruendo annate. E' questione di rispetto". Allegri ha aggiunto che "non vanno scimmiottate le altre squadre come il Barcellona". "Dipende dai contesti, ci sono squadre abituate a vincere le Champions e hanno giocatori di spessore. Ho visto delle giocate straordinarie come le abbiamo fatte noi. In un km ci corrono tutti, in 900 metri pure, negli ultimi 100 metri non ci corre nessuno".


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